Firmata un ordinanza in Trentino per l’orso che ha aggredito padre e figlio: è stato deciso di abbatterlo
Il presidente della provincia autonoma di Trento ha firmato un'ordinanza per abbattere l'orso che ha aggredito padre e figlio sul Monte Peller
Maurizio Fugatti, il presidente della Provincia autonoma di Trento, ha deciso di firmare un’ordinanza per far abbattere l’orso che ha aggredito il padre e il figlio sul Monte Peller. I due stavano passeggiando lungo il sentiero della montagna, quando si sono ritrovati davanti l’orso. L’animale ha aggredito il figlio ventottenne e il padre, un uomo di 59 anni, è intervenuto in suo soccorso.
Al momento si trovano entrambi ricoverati in ospedale, ma le loro condizioni non sono gravi. Il figlio ha riportato soltanto qualche lieve ferita, mentre il padre diverse fratture ad una gamba.
Il presidente ha spiegato che l’ordinanza decisa, è prevista dal piano Pacobace.
La sua decisione ha fatto infuriare le organizzazioni animaliste e migliaia di amanti degli animali, che sono già pronti ad intervenire contro l’azione prevista.
L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha già dichiarato di voler fare ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale e la LAV (Lega Anti Vivisezione) ha sottolineato l’ingiustizia di tale decisione.
L’organizzazione ha voluto far capire che la dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita e che possono esserci diversi motivi per i quali l’orso abbia potuto reagire così. Solitamente è un animale che non gradisce l’incontro con l’uomo e tende ad allontanarsi, almeno che non sia troppo ravvicinato da farlo spaventare e reagire in modo aggressivo. O magari si è trattato di una mamma orso che voleva soltanto difendere i suoi cuccioli!
Le associazioni hanno anche fatto notare come viene presa, ogni volta, con tanta semplicità, la decisione di far abbattere gli Orsi nel Trentino.
Il racconto del figlio aggredito
Perfino Cristian, il ventottenne aggredito dall’orso, è intervenuto sulla vicenda, raccontando com’è andata. Il giovane ha spiegato che si trattava di un orso adulto, perché in piedi era alto almeno 2 metri.
“Mio padre è stato morso ad una gamba e adesso ha l’osso spaccato in tre parti. Non sapevo cosa fare, mi sono messo a urlare ad agitare le gambe e in quel momento l’animale ha lasciato la presa di mio padre, che è riuscito a liberarsi e a saltare in piedi, agitandosi come me. Alla fine l’orso si è spaventato e se n’è andato. La montagna è la casa degli animali, non credo sia necessario abbattere l’orso. Piuttosto c’è bisogno di una gestione diversa”.