I regali di Natale che finiscono nei canili
Perché non dovremmo mai donare degli animali a Natale? Perché sono i classici regali di Natale che dopo le feste finiscono nei canili. Leggete cosa dice questo giornalista...
Arturo Pérez-Reverte è un famoso giornalista e scrittore spagnolo, che in vista delle feste di fine anno non ha usato mezzi termini per raccontare la terribile piaga dell’abbandono degli animali domestici in strada. Sono quei regali di Natale che a fine feste, purtroppo, arrivano dei canili. Una piaga che ogni estate e ogni Natale si ripete uguale.
Sul suo account Twitter ufficiale Arturo Pérez-Reverte non ha usato mezzi termini per raccontare cos’è l’abbandono dei cani, che di solito si verifica nei mesi estivi. In ogni angolo del mondo è questo il periodo nero per ogni animale domestico. Che viene abbandonato come un rifiuto perché i proprietari non lo vogliono più, non lo vogliono portare in vacanza, si sono stancati di quel cucciolo che magari è stato regalato a Natale e a luglio non è più così cucciolo. Per questo non si dovrebbero mai regalare cani o gatti a Natale. Per evitare di riempire i canili o le strade, subito dopo le feste o durante le vacanze estive.
Quest’estate Arturo Pérez-Reverte ha deciso di rivolgersi a ogni persona su questa terra, nella speranza di poter salvare più creature innocenti possibili: “L’estate è qui. I cuccioli di Natale divertenti iniziano a essere fastidiosi. I proprietari miserabili pensano già come sbarazzarsi di loro per andare in vacanza . Centinaia di vite leali e felici stanno per essere distrutte”.
Grazie a un’illustrazione di Paco Catalán, il noto fumettista impegnato nella difesa dei diritti degli animali, il suo tweet è stato condiviso migliaia di volte, uscendo da Twitter e volando su ogni social media e app di messaggistica.
Non regalate animali domestici a Natale se sapete che chi lo riceverà in dono non potrà prendersi cura di lui. Non sono dei peluche, sono degli esseri viventi con un cuore e un’anima. Non dimentichiamolo, per favore. Aiutiamoli a vivere una vita degna di questo nome.