I volontari le stanno provando tutte da 7 lunghi anni. Ma di lei, non si sa per quale motivo, nessuno ne vuole sapere
La triste storia della cagnolina Mica: vive da oltre 2mila giorni chiusa in un box di un canile
Oggi vogliamo raccontarvi la storia della cagnolina Mica, arrivata al rifugio League Animal Welfare il 30 novembre del 2014. Sono più di 2.300 giorni che vive dietro le sbarre di un box. Ha visto famiglie entrare nella struttura e portare a casa i suoi amici a quattro zampe, Ma mai nessuno ha rivolto lo sguardo verso di lei.
I volontari l’hanno descritta come una cagnolina dolce, socievole e amorevole, eppure sembra avere qualcosa che non attiri proprio l’attenzione di un possibile adottante.
E con il passare del tempo, diventa sempre più difficile riuscire a trovarle una famiglia. Mica ha ormai 10 anni e ne ha trascorsi 7 dentro un canile.
La sua vita non è stata semplice. Ha avuto una famiglia che poi ha deciso di abbandonarla e si è ritrovata in un posto sconosciuto, circondata da estranei. Inizialmente era diffidente con tutti, poi pian piano ha imparato a socializzare. Oggi ha ancora timore quando un estraneo si avvicina a lei, ma vi assicuriamo che è una cagnolina dolce e che ha tanto amore da dare.
Sappiamo che la sua età non sarà mai la prima scelta di un adottante. Noi continuiamo a sperare che le sue foto arrivino all’attenzione di qualcuno disposto ad aprirle le porte del suo cuore.
Mica cerca casa
Mica ha bisogno di una persona paziente, che capisca che ha bisogno di un po’ di tempo prima di riuscire a fidarsi di una persona nuova. Non ha problemi di salute, ma soltanto un’età avanzata. Ha bisogno di amare e soprattutto di essere amata.
Siamo certi che molto presto, grazie alla forza dei social network, questa bellissima cagnolina riuscirà a trovare la casa perfetta per lei.
Abbiamo voluto raccontare la sua storia anche per sensibilizzare le persone verso l’adozione dei cani anziani. I canili di tutto il mondo sono pieni di cuccioli abbandonati che vivono ormai da anni dentro un box. Cuccioli a cui nessuno mai rivolge lo sguardo e che sono condannati a morire da soli, senza mai conoscere l’amore.