Il randagio con la testa intrappolata in un barattolo: salvato dai volontari
Volontari ricevono una chiamata riguardo un randagio con la testa intrappolata in un barattolo
Un gruppo di volontari ha ricevuto una chiamata riguardo un randagio ferito che vagava per le strade della città. Non era la solita chiamata dei passanti, quella voce al telefono sembrava preoccupata, parlava di una questione di vita o di morte. Il povero cane aveva la testa incastrata in un grande barattolo. Non riusciva a mangiare, non riusciva a bere, ne tantomeno riusciva a respirare.
Dinanzi a quelle parole, i soccorritori si sono subito precipitati sul punto indicato e una volta trovato quel randagio, hanno cercato di catturarlo e di liberarlo dalla sua sofferenza.
Continuava a scappare, correva con tutte le sue forze perché era terrorizzato. Alla fine si è nascosto sotto un ponte e si è accasciato a terra. Era senza fiato.
Il salvataggio del povero randagio
I volontari hanno capito di non avere molte alternative ed hanno deciso di sparargli un dardo con l’anestesia. Il cucciolo ha cercato di fuggire di nuovo, ma questa volta si è ritrovato in una strada trafficata, mentre i suoi soccorritori continuavano a rincorrerlo.
Quando il dardo ha fatto effetto, il povero randagio si è arreso e si è lasciato aiutare.
A quel punto siamo riusciti ad avvicinarci a lui e lo abbiamo liberato da quel barattolo. Nonostante fosse assonnato, è riuscito a mostrarci la sua gratitudine. Questo è quello che amiamo di più del nostro lavoro.
Una volta in buone mani, il randagio è stato trasportato al rifugio per animali. Raggiunta la struttura, si è mostrato felice di essere finalmente libero e di avere del buon cibo e una ciotola di acqua fresca.
I ragazzi, dopo aver valutato le sue condizioni di salute, risultate in buono stato e averlo rifocillato, hanno pubblicato la sua storia sui social network. Nel giro di pochi giorni, hanno ricevuto numerose richieste di adozione. Dopo averle valutate una per una, i volontari hanno scelto la famiglia giusta per questo cane.
Oggi è felice e ha finalmente dimenticato i pericoli che ogni giorno ha dovuto affrontare quando viveva per le strade.