La commovente lettera per un cane volato sul ponte dell’arcobaleno
La lettera di una famiglia dopo la morte del loro amato cane e la richiesta per tutte le persone che hanno avuto il piacere di leggerla
La perdita di un cane comporta un dolore che non si può descrivere. È una delle cose più difficili per ogni proprietario e dover scrivere un elogio funebre lo è ancora di più. Come si può prendere una vita intera e chiuderla in così poche parole?
Oggi vogliamo farvi leggere un bellissimo addio scritto da un proprietario per il proprio amico a quattro zampe venuto a mancare. Il cucciolo si chiamava Gus e di lui sappiamo che nonostante i guai in cui si è spesso cacciato, la sua famiglia non ha mai smesso di amarlo nemmeno per un momento. Oggi, quando lo ricordano, piangono e poi sorridono.
Una lettera commovente per un cane scomparso
Gus è morto pacificamente dopo una coraggiosa battaglia con il tentativo di essere un bravo cucciolo. Ha trascorso i suoi primi anni dentro e fuori da case adottive. Nel 2011 ha conosciuto i Klinkners e ha trovato qualcuno che finalmente lo ha capito: non era un cane cattivo, aveva solo molta fame.
Gus ha trascorso la metà migliore della sua vita esplorando le gioie di essere un animale domestico. Ha padroneggiato il dominio totale dei cuscini e l’arte di trasformarsi nelle dimensioni esatte di un letto king-size. Ha imparato come togliere il coperchio dal bidone del cibo, il coperchio dal bidone della spazzatura e il coperchio del contenitore Tupperware con i panini alla cannella all’interno. Aiutava in casa pulendo e lavando i piatti, anche quando le persone non avevano finito di mangiare. Aiutava i loro proprietari nel viaggio dimagrante liberando il bancone da una pizza, un pollo intero, una padella di enchiladas e una torta di compleanno a metà (non era il suo compleanno).
Un vuoto incolmabile
La commovente lettera continua il racconto descrivendo come l’adorabile cucciolo non poteva sedersi, scuotere, parlare o rotolare, ma riusciva a leccare la panna montata direttamente dalla lattina e riusciva a scomparire nel nulla ogni volta che sentiva a scorrere l’acqua del bagno. La famiglia voluto ricordarlo nei giorni più felici, quelli che per sempre vivranno nei loro cuori.
Non faceva mai suonare un campanello senza il suo intervento diretto, avvertiva sempre il vicinato quando i venti erano forti e limitava gli scoiattoli a una linea di alberi designata. Sapeva di non fidarsi mai di un avvocato in giacca e cravatta o di persone che si esercitavano in spandex imbottito. Ogni giorno ispezionava le fondamenta della casa scavando una buca di 6 piedi e proteggeva la sua famiglia da qualsiasi potenziale soffocamento rimuovendo l’imbottitura da ogni piumino che avesse mai posseduto.
Amava profondamente, russava rumorosamente ti faceva sempre sapere esattamente cosa stava pensando. Il suo affetto per la sua gente era intenso quanto quello per i loro hamburger. Quando l’ex proprietario lo ha consegnato ai Klinkner, ha detto solo cose brutte su di lui. Ma ha dimenticato di dire che era il miglior cane cattivo che fosse mai esistito.
Al posto dei fiori, la famiglia di Gus chiede a tutti di passare questa settimana a mangiare ciambelle e pancetta con i propri cani e a fare spazio sul letto per loro. Soprattutto di trascorrere le proprie giornate dando una seconda possibilità. Perché a due o a quattro zampe tutti meritano di essere amati al massimo delle loro potenzialità.