La dolce cagnolina non stava dormendo
Possiamo affermare che quest’anno è un vero incubo. Non si contano i cani portati in canile dagli stessi proprietari, le cucciolate sparse in ogni angolo e, senza vergogna, cani abbandonati per poter godere delle vacanze. Di solito, le storie peggiori, arrivano dal sud, non è un mistero che il randagismo non viene ridimensionato, gli interessi economici su cani in gabbia è alto
se finiscono di nascere cani finiscono i rimborsi ai canili! Detto questo ci spostiamo a Parma, L’Emilia Romagna è un fiore all’occhiello in Italia, qui i volontari ma gli stessi comuni sono attivissimi per il rospetto delle leggi, eppure qualcosa è andato storto anche qui. La cagnolina in questione, una femmina di pitt viene avvistata da alcuni passanti. E’ a catena, sotto il sole cocente, non si muove, capiscono subito che qualcosa no va, chiamano le asl e guardie, Purtroppo per la cagnolina non c’era più niente da fare, il caldo l’aveva collassata, senza acqua e a catena non ha avuto scampo al triste destino. Quando la vanno per prendere, le guardie si accorgono che quell’inferno non lo viveva da sola, aveva un piccolo che la guardava, l’avrà guardata spegnersi minuto dopo minuto. Era tutto rannicchiato al suo fianco, anche senza vita non voleva separarsi da lei. Il cucciolo viene portato via tra lo sgomento di tutti, la mamma in laboratorio per chiarire e cause del decesso. Fine di una vita infame, non ha potuto avere neanche le ultime carezze, costretta a catena, vietatissima in Emilia Romagna, in altre regioni meno civili è consentita, ma che lo diciamo a fare, il medioevo praticamente. Il proprietario è stato denunciato, Enpa si è costituita parte civile, le volontarie magnifiche troveranno una famiglia al piccino. Che amarezza tutta questa storia!
chi siamo noi per togliere la vita nella sofferenza a queste creature?
siamo così onnipotenti?
Buon ponte cagnolina dolcissima, un’altra creatura a cui chiedere perdono
Speriamo che la legge questa volta faccia i suo corso