La drammatica storia dell’asino Beijos, chiuso in una busta e gettato in un campo a morire
Qualcuno aveva chiuso il povero Beijos in una busta e lo aveva gettato in un campo: l'intervento dei volontari non è bastato per salvarlo
La storia di Beijos ci insegna ancora una volta, purtroppo, che gli umani, a volte, possono essere le creature più cattive della terra. Proprio un umano, infatti, ha chiuso il povero asinello in una busta di plastica e lo ha abbandonato in una zona remota. Un buon samaritano ha notato il povero animale ed ha subito contattato i volontari di un rifugio del posto.
Non è chiaro cosa possa spingere una persona a compiere un gesto tanto vile nei confronti di un povero ed indifeso animale. Ma quando leggiamo storie come questa, è inevitabile che si pensa che le vere bestie di questo mondo, sono proprio le persone.
Un uomo stava facendo una passeggiata con il suo cucciolo, nei pressi del fiume Heredades, nelle campagne di Alicante, in Spagna. D’un tratto ha notato una busta di plastica blu in lontananza e si è avvicinato per vedere di cosa si trattava.
Quando era abbastanza vicino, ha potuto vedere che all’interno del sacco, accuratamente chiuso, c’era un povero asino nelle condizioni più deplorevoli.
Immediatamente l’uomo ha contattato l’Easy Horse Care Rescue Center, l’unico rifugio nella regione che salva i cavalli. I volontari, altrettanto tempestivamente, hanno raggiunto il posto per valutare la situazione.
Le ultime ore del povero Beijos
Quel povero asinello aveva trascorso le ultime 24 ore chiuso in quel sacco, finendo per essere disidratato. Inoltre, era letteralmente immerso nei suoi escrementi e gravemente malato. Nessuno riusciva a spiegarsi come una persona avesse potuto fare una cosa simile ad una creatura innocente come quella.
Il team del rifugio e il veterinario hanno esaminato il povero asino ed hanno iniziato subito un percorso di cure con lui, ma fin dall’inizio le sue condizioni sembravano disperate e la sua vita appesa ad un filo.
Sono state ore cariche di ansia e paura quelle dei volontari, che tuttavia hanno abbracciato Beijos con quanto più calore possibile.
Purtroppo, la notte successiva al suo arrivo al rifugio, l’asino ha attraversato il ponte dell’arcobaleno. Aveva una polmonite e dei coaguli nei polmoni che non hanno permesso un salvataggio miracoloso.
Nessuno avrebbe potuto fare nulla per lui. L’unica nota positiva di questa drammatica vicenda, è che comunque Beijos ha trascorso almeno le sue ultime ore accerchiato dall’affetto delle persone.
Ha capito, purtroppo troppo tardi, che non tutti sono cattivi e che nel mondo, in fondo, esiste anche l’amore.