La storia del cane Porkchop: il rifugio si rifiuta di restituirlo alla famiglia
Famiglia denuncia i volontari di un rifugio, dopo che si sono rifiutati di restituire il loro cane Porkchop, rubato dal cortile di casa
La storia del cane Porkchop ha catturato l’attenzione del mondo del web. Tutto è iniziato quando gli sceriffi della contea di Fayette hanno fatto irruzione in un allevamento di cuccioli in Georgia nel 2021. Dopo aver sequestrato tutti gli animali, li hanno consegnati nelle mani dei volontari dell’associazione FCAS.
Un giorno, mentre i familiari di Porkchop stavano navigando sul web, si sono imbattuti in una sua foto. Quello era il loro cane smarrito, che avevano cercato per tanto tempo e adesso si trovava chiuso in un rifugio e cercava una casa. Preoccupati dal fatto che un’altra famiglia potesse adottarlo, i proprietari hanno subito preso il telefono e contattato l’associazione, spiegando la situazione.
Hanno raccontato ai volontari che il cucciolo aveva sempre fatto parte della loro vita e che ormai avevano perso ogni speranza di rivederlo e riabbracciarlo. I bambini erano molto legati a lui e per questo volevano riportarlo nella loro amorevole casa. Ma la situazione non era affatto facile come avevano immaginato.
Il rifugio si rifiuta di riconsegnare Porkchop alla famiglia
La famiglia si è recata alla struttura con tutti i documenti e le foto necessarie per provare che Porkchop era il loro animale domestico, rubato nel cortile di casa all’inizio del 2021.
I volontari si sono rifiutati di riconsegnare il cane alla sua famiglia, spiegando che diverse persone li avevano contattati per dichiarare la proprietà di quei cani salvati dall’allevamento. Il loro compito è quello di proteggere gli amici a quattro zampe e prima di restituirli, dovevano indagare a fondo alle vicende e sterilizzarli o castrali.
Ma i proprietari di Porkchop non vogliono assolutamente che il loro cane venga sterilizzato. Per questo hanno deciso di sporgere denuncia contro il rifugio. Adesso dovranno presentarsi in tribunale il prossimo 22 settembre 2021.
Sarà un giudice a decidere se la posizione presa dai volontari sia giusta o se il cucciolo debba tornare subito tra le braccia della sua amorevole famiglia.