Maggie buon ponte, ovunque tu sia sei stato un gran cane
E’ morta nella sua cuccia, quello era il posto che per tanti anni l’aveva protetta. Maggie, aveva 30 anni, era forse, il cane più vecchio del mondo.
Di lei non esistono documenti scritti, ma esistono foto di un bimbo di quattro anni con lei in braccio cucciolina. Quell’uomo oggi ha trentaquattro anni e quindi la data si può trarre da quelle immagini così belle. Lei ha avuto una bella vita, la sua libertà nella fattoria di Brian, suo papà, ha avuto pappa casalinga e le coccole non sono mai mancate.
La sera, davanti al fuoco ascoltava le chiacchiere di famiglia, chissà se avrebbe voluto, magari qualche volta, dire la sua. Certo in quei trent’anni di cose ne ha viste e sentite, potrebbe svelare veri segreti di famiglia.
“E’ stata bene fino all’ultimo, era un’anziana acciaccata, si godeva la pensione ormai da qualche anno, guardava tutti dall’alto in basso, non rincorreva più farfalle e lucertole ma, mai e dico mai, ha rinunciato a fare quei lunghi passi fino al cancello per aspettarmi.
Ha sempre saputo del mio amore per lei, ha visto passare altri cani ma lei è stata una vera matriarca, li ha cresciuti educati e accompagnati, uno ad uno fino alla fine.
Meggie non è stato il mio cane, Meggie è stata la mia sorellina, con lei sono cresciuto e oggi salutarla mi da dolore, una fitta al petto ma so che l’ho sempre trattata bene, che l’ho cercata durante il temporale per metterla in casa che l’ho curata che non ha mai conosciuto una catena. E’ stata sempre la prima persona a cui ho detto “buongiorno”, lei per me c’è sempre stata e io per questo l’ho accompagnata fino al suo ultimo viaggio, è stato un onore essere stato per trent’anni al tuo fianco!”
In memoria di Meggie, morta nel 2016