Mamma randagia fa rotolare il suo cucciolo nella fogna e poi cerca aiuto
Poliziotti arrivano in soccorso di una mamma randagia e dei suoi cuccioli, ma accade qualcosa di inaspettato
La vicenda è accaduta a Phoenix, una mamma randagia ha dato alla luce i suoi cuccioli in una casa abbandonata e in rovina. I passanti, alla vista della cagnolina, che a malapena riusciva a prendersi cura dei suoi piccoli, hanno deciso di chiamare le autorità. I poliziotti si sono recati sul posto, per valutare la situazione, ma è accaduto qualcosa che ha lasciato l’intera comunità con il fiato sospeso.
Quando la randagia ha visto gli agenti, si è mostrata talmente felice, che ha accidentalmente fatto rotolare uno dei cuccioli in un tubo della fogna. Si è resa conto di ciò che aveva fatto ed ha iniziato a piangere, pregando le persone davanti a se, affinché l’aiutassero a riprendere il suo piccolo, oramai caduto troppo in profondità.
Sentivamo il cagnolino lamentarsi, ma i suoi versi echeggiavano nei tubi e non riuscivamo a capire la precisa provenienza.
I poliziotti hanno deciso di chiedere l’aiuto dei volontari dell’Arizona Humane Society. Tutti insieme hanno collaborato per cercare di recuperare il cagnolino.
Il recupero del cagnolino
Grazie ad un piccolo tubicino e ad una piccola telecamera, siamo riusciti a localizzare il cucciolo.
L’operazione di salvataggio è durata per più di 10 ore. Le prime immagini della telecamera, hanno mostrato il cagnolino bloccato in un tombino, a 23 piedi dall’apertura.
La reazione della mamma randagia dopo il salvataggio
È un miracolo che sia sopravvissuto, dopo tutte quelle ore sottoterra. La mamma era preoccupata. Ha trascorso i successivi due giorni travolta dal senso di colpa per quello che aveva fatto.
Quando però il cucciolo è stato dimesso dalla clinica veterinaria e portato al rifugio, dove la sua mamma lo stava aspettando, tutto è tornato come prima.
Una riunione meravigliosa. La mamma randagia era preoccupata, aveva paura di aver fatto del male al suo cucciolo. Mentre i soccorritori procedevano con il recupero, lei era stata portata al sicuro nella struttura dell’associazione. È rimasta ad attendere con ansia e senza sapere cosa stesse succedendo, fino a quando non ha potuto riabbracciare il suo cucciolo.