Perché devo mettere il microchip al cane?
Perché lo dice la legge, ecco perché.
E’ preciso obbligo di legge per il proprietario di cani mettere il microchip al proprio cane. Si parte con l’obbligo di registrazione dei cani nelle banche regionali sancito dalla legge n°281 del 1991, si prosegue con l’Ordinanza 6 agosto 2008, “Ordinanza recante misure urgenti per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”, poi prorogata a sua volta con un’altra Ordinanza del 21 luglio 2010. Questo senza contare tutte le Leggi Regionali uscite a seguito delle varie ordinanze negli anni successivi.
Mettere un microchip non è qualcosa che i proprietari di cani possono scegliere di fare o meno, devono metterlo perché c’è una legge che lo prevede. Poco importa se non vogliono metterlo per risparmiare pochi soldi, perché amano così tanto il loro cane che non vogliono fargli fare una puntura (sì, ma poi quando lo perdi e non lo ritrovi più?), perché tanto il loro cane non esce mai di casa (doppio sbaglio: non metti il microchip e non fai mai uscire di casa, quindi non pensi neanche al benessere del cane).
La legge prevede che tutti i cani siano microchippati entro e non oltre i 60 giorni di vita. Il proprietario della fattrice deve fare segnalazione di cucciolata alla nascita (non parlo di segnalazione all’Enci per i cani di razza, qui si parla di segnalare la nascita della cucciolata ai Servizi Veterinari) e mettere i microchip a nome suo a tutti i cuccioli, salvo poi fare i passaggi di proprietà quando darà via i cuccioli (sempre non prima dei 60 giorni, anche qui per legge).
Altra cosa che la legge prevede è che non si possano cedere cani sprovvisti di microchip: sia che lo compriate da un privato o da un allevatore, sia che vi venga dato in regalo, il cane deve essere microchippato e si deve fare il passaggio di proprietà al nuovo padrone.
Ma che fare se privati e allevatori ti dicono che va bene così, che tanto poi te lo metterà il tuo veterinario e che lui non ha tempo da perdere per queste cose? Prima di tutto se sei un privato e non vuoi perdere tempo con le pratiche burocratiche, non fai la cucciolata, nessuno ti obbliga. Peggio se sei un allevatore: quello è il tuo lavoro, ovvio che ci devi perdere tempo. Se andate dal veterinario con un cane non microchippato, il veterinario ha l’obbligo per legge di controllare che tutti i cani abbiano il microchip.
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Se non ce l’ha, lo deve applicare (altrimenti poi finisce nei guai: se le Guardie Zoofile o i Servizi Veterinari durante i controlli a campione trovano un cane curato da quel veterinario sprovvisto di microchip, sanzionano anche il veterinario per mancata applicazione del microchip o mancata segnalazione di cane sprovvisto di microchip). A questo punto, se si conosce il nome di chi ha ceduto il cane senza microchip, il veterinario è tenuto a segnalare nome e cognome di quella persona in modo che i Servizi Veterinari possano andare a indagare e sanzionare eventualmente chi continua a non rispettare la legge. Nulla cambia per il nuovo proprietario, invece: una volta che lui ha fatto mettere il microchip al cane, è a posto dal punto di vista della legge.