Roma, gatta rubata al senzatetto: una persona offre 500 euro a chiunque riporti Fortunella
Sono passati giorni da quando due donne hanno rubato Fortunella a Claudio, un senzatetto che vive per le strade di Roma: "Mettetevi una mano sulla coscienza"
Sono passati giorni dalla scomparsa di Fortunella e dai ripetuti appelli del suo papà Claudio, un senzatetto di Roma. L’uomo e la gatta vivono da tempo per le strade della città, conosciuti e rispettati da tutti. Un giorno due donne dai capelli biondi hanno deciso di compiere un vile gesto e di rubare Fortunella.
La vita di Claudio da quel momento non è più la stessa. In lacrime, grazie all’aiuto dell’Enpa, ha lanciato diversi appelli, affinché quelle donne si mettano una mano sulla coscienza e gli riportino la sua amata amica pelosa.
Fortunella ha 18 anni e anche Claudio è un uomo anziano. Tutto ciò che hanno, è l’amore reciproco. Il senzatetto trovò la gatta abbandonata in uno scatolone a San Benedetto del Tronto.
La sua storia ha commosso migliaia di persone, tanto che un buon samaritano ha offerto una ricompensa di 500 euro a chiunque riporti la gatta dal suo umano. Un gesto molto bello per un uomo che non ha nulla da offrire.
I numerosi appelli dell’Enpa per Fortunella
Anche l’Ente Nazionale Protezione Animali ha pubblicato vari appelli sulla pagina Facebook, rivolgendosi alle due responsabili. Ha chiesto loro di comprendere quale danno si è venuto a creare e di riportare la gatta anche in modo anonimo, lasciandola alle autorità o in un trasportino in un luogo sicuro.
Non verrete denunciate, sbagliare è umano, perdonare è divino, perseverare è diabolico. Lasciatela in un posto accudito, chiamate la polizia, lasciatela in modo anonimo. Telefonate, il cellulare è acceso anche di notte.
Non riusciamo a capire la vostra indifferenza. Siete in tempo per rimediare, non sarete rintracciate. La vendetta non può lenire una ferita al cuore. L’umiltà di riconoscere un errore può regalare una speranza.
Fortunella è scomparsa nella notte tra il 25 e il 26 agosto, tra le ore 24:00 e le 6:00 del mattino, quando i militari non sorvegliano la zona. Le responsabili sono due donne adulte, la prima dai capelli platino e la seconda, un po’ più giovane, dai capelli biondi.