Si è spento Misha, l’orso vittima di crudeltà in Francia

Più volte gli amanti degli animali, avevano cercato di diffondere la crudeltà che questo orso, di nome Misha, era costretto a subire nei circhi, nelle fiere e nelle esibizioni all’interno dei ristoranti francesi. Diverse associazioni hanno pubblicato le sue immagini, per mostrare al mondo quello che lui ed altri orsi, erano costretti a subire:

Veniva dato loro da mangiare soltanto frutta andata a male ed acqua sporca e vivevano costretti dentro delle gabbie, in mezzo alla sporcizia

Queste gabbie erano tenute fuori, sotto la pioggia, al freddo. Misha era ferito e nelle ultime sue immagini pubblicate, aveva le zampe infettate.

L’ultima denuncia contro la loro situazione è stata fatta dalla famosa associazione animalista OneVoice.

Dopo le indagini sulle condizioni di questi orsi, Élisabeth Borne, Ministro dell’Ecologia, ha emesso un immediato divieto di far esibire Misha, viste le sue condizioni, durante gli spettacoli ed ha  affidato le sue cure ad un rifugio della zona.

Però, nonostante i numerosi tentativi dei veterinari, per Misha non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni erano troppo gravi e dopo l’anestesia, per un intervento, l’orso non si è più svegliato.

Misha è morto ma adesso è libero da tanta sofferenza, libero da una vita costretta dentro una gabbia come oggetto usato per compiacere gli esseri umani.

Purtroppo non è l’unico orso in queste condizioni, ne l’unico animale, perché anche scimmie, pappagalli, cavalli e altre specie, vengono utilizzati per l’esibizione negli spettacoli.

Dopo l’episodio di questo orso, la rabbia di migliaia di persone ha preteso che vengano effettuati più controlli su questi animali e che i responsabili, in casi critici come questo, vengano puniti.

C’è chi crede che i cerchi debbano essere chiusi per sempre ma finché la gente continuerà ad andare a vedere gli spettacoli, questo non accadrà mai e gli animali continueranno a vivere chiusi dentro le gabbie.