Si getta nel Naviglio per salvare la sua cagnolina: una vicina allarma i soccorsi. Cosa è accaduto
Donna di 39 anni si tuffa nel Naviglio per salvare la sua cagnolina Eva
La sua cagnolina Eva è caduta nel Naviglio e lei non ci ha pensato due volte a tuffarsi nelle acque gelide, pur di salvarle la vita. La protagonista della vicenda, è una donna di 39 anni, di nome Luigina Stomeo. Fortunatamente, la vicenda si è conclusa con il migliore dei finali e la cucciola è potuta tornare a casa con la sua adorata mamma.
Tutti i padroni che amano i propri animali l’avrebbero fatto.
Con queste parole, Luigina racconta la vicenda con il sorriso sul volto. Era uscita con Eva per una passeggiata e proprio mentre si trovavano vicino alla riva del fiume, la cagnolina è scivolata.
Nonostante avesse un cappottino che la proteggeva dal freddo, la cucciola non riusciva a tornare verso la riva. Quando Luigina si è resa conto della situazione, ha prima cercato di raggiungerla allungando il braccio. Voleva afferrarla e portarla sulla riva. Ma poi, non riuscendo nell’intento, non ci ha pensato due volte a togliersi le scarpe e a tuffarsi in acqua. Un gesto coraggioso, che in poche ore si è diffuso sul web. Ma come lei stessa ha spiegato, in quel momento tutto ciò che contava era la vita di Eva.
Mentre cercava di salvare la cagnolina, la donna ha cercato aiuto, urlando. Una vicina, dopo aver udito le sue grida, ha subito lanciato l’allarme ai soccorsi. Ma prima che quest’ultimi potessero intervenire, Luigina è riuscita ad afferrare la piccola Eva.
Luigina riesce a salvare Eva
Sono riuscita ad afferrare Eva. L’acqua non era alta, ma era molto fredda. Ho visto una donna sul balcone, che mi diceva: ‘Stai tranquilla, resisti che stanno arrivando’.
Poi, la donna ha notato tre ragazzi vicino la riva, che si erano resi conto di ciò che stava accadendo. È riuscita ad avvicinarsi a loro e a mettere al sicuro la sua cagnolina. In seguito, uno dei ragazzi l’ha afferrata e l’ha aiutata ad uscire dal fiume.
A riva, ho sentito le sirene dell’ambulanza e ho visto la polizia. Anche i Vigili del Fuoco. Ho tranquillizzato tutti, ma all’inizio la paura è stata tanta.
Gli operatori sanitari hanno valutato le condizioni di salute di Luigina, che per fortuna non sono state compromesse dalla bassa temperatura dell’acqua. La donna ha spiegato che la difficoltà nel raggiungere la riva, non era causata dal livello dell’acqua, ma dalla melma sul fondo, che non le permetteva di muoversi in modo veloce.
Sono tornata a casa con la mia Eva e mi sono ripresa. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutata. Sono stati davvero molto gentili.