Studenti inventano una cuccia riscaldata per tenere caldi i randagi in inverno
Un gruppo di studenti ha inventato una cuccia riscaldata per tutti quei randagi costretti a vivere al freddo in inverno
Cani e gatti randagi durante la stagione invernale vivono in strada in condizioni terribili. Il freddo è intenso e la notte buia porta con se temperature ancora più proibitive. Anche in un paese come la Turchia, dove però i randagi hanno degli angeli custodi: due studenti di un liceo artistico hanno creato per loro una cuccia riscaldata per l’inverno.
Siamo in Turchia, un paese dell’Europa orientale dove purtroppo il fenomeno del randagismo è in costante crescita. E dove purtroppo troppo spesso le autorità prendono decisioni drastiche per liberare le strade da povere anime innocenti che hanno come unica colpa quella di non avere una casa e una famiglia. E di non essere sterilizzati, aumentando così la popolazione di cani randagi.
Durante gli inverni rigidi proteggersi dal freddo non è facile, ma ecco che due studenti di un liceo artistico hanno ideato una cuccia che funziona a energia solare per scaldare i cani abbandonati o cresciuti in strada ad affrontare anche le temperature più proibitive dell’inverno.
I due ragazzi turchi sono partiti da un concetto molto semplice e al tempo stesso ecologico ed economico che si potrebbe ripetere in ogni città del mondo, per evitare che cani e gatti randagi possano ancora patire il freddo nella stagione invernale.
Il liceo artistico di Kütahya in Turchia ha premiato questi due ragazzi che come meno di 100 lire turche, pari a una cifra come 17 euro, hanno realizzato una cuccia semplice, con dei pannelli solari sul tetto. I pannelli solari sono collegati al tappetino che dà ai cani calore. Oğuz Özgür e Ahmet Ercan Kaya hanno creato una calda cuccia invernale per ogni cane. Che non ha bisogno di nient’altro che del sole per ricaricarsi e scaldare.
Non sono necessari cavi, connessioni o altro, perché la cuccia è autonoma e completamente sicura. Ce ne vorrebbero tante nelle strade di tutto il mondo.