“Venite, ho ucciso mamma” tragedia in casa, la figlia chiama i carabinieri. Cos’è successo
Una donna di 66 anni confessa di aver ucciso la madre 92enne a San Giovanni Valdarno. La vittima, non autosufficiente, si era trasferita di recente a casa della figlia per ricevere assistenza.
Un tragico evento ha scosso San Giovanni Valdarno, comune in provincia di Arezzo, dove una donna di 66 anni ha confessato di aver ucciso la madre, una pensionata novantaduenne. L’episodio è avvenuto la mattina del 9 marzo 2025, quando la figlia ha contattato il numero di emergenza 112, rivelando il delitto in lacrime. La vittima, Mirella Del Puglia, si era trasferita da poco presso la casa della figlia a causa della sua non autosufficienza.

La chiamata di emergenza e l’arrivo dei soccorsi
La drammatica chiamata al numero di emergenza è stata effettuata all’alba, quando Giuseppina Martin ha esclamato: “Venite, ho ucciso mia mamma”. Gli operatori del 112 hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma quando gli agenti sono giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 92enne. La figlia, dopo aver rivelato la confessione, ha accusato un malore ed è stata trasportata al pronto soccorso per ricevere assistenza medica prima di essere interrogata dalle autorità.
Le indagini sul delitto
Le indagini hanno rivelato che sul corpo della vittima erano presenti segni di strangolamento, e Giuseppina ha dichiarato di aver utilizzato un foulard per compiere l’atto. Gli inquirenti hanno trovato Mirella ancora a letto, senza segni di colluttazione, il che ha portato a interrogarsi sui motivi che hanno portato a un gesto così estremo. Secondo le prime informazioni, la donna non era più autosufficiente e aveva deciso di trasferirsi dalla figlia e dal genero per ricevere assistenza. Tuttavia, al momento non risultano segnalazioni di maltrattamenti o situazioni di conflitto all’interno della famiglia, nonostante il periodo difficile che stavano attraversando.
Prossimi passi delle autorità
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, con un nuovo interrogatorio della figlia previsto per chiarire ulteriormente la dinamica dell’evento. Inoltre, è attesa una probabile autopsia sul corpo di Mirella, la cui salma è stata trasferita in obitorio in attesa delle decisioni della magistratura. Gli investigatori stanno esaminando tutte le circostanze che hanno portato a questo tragico evento, cercando di capire come una situazione di cura possa trasformarsi in un omicidio. La comunità di San Giovanni Valdarno è rimasta profondamente scossa da questa vicenda, che solleva interrogativi su temi delicati come la fragilità della vita e i rapporti familiari.