22enne si toglie la vita: “Mi manca la mia mamma”

Sentiva la mancanza della madre e voleva tornare in Africa: la scritta nella cella del 22enne che si è tolto la vita a Roma

Un 22enne si è tolto la vita mentre si trovava nel centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma. Il ragazzo, originario della Guinea, ha lasciato una scritta per spiegare cosa l’abbia spinto a compiere il triste e disperato gesto.

suicidio 22enne

La tragedia è accaduta ieri, domenica 4 febbraio. Dopo l’allarme lanciato dai compagni, i soccorritori si sono precipitati sul posto e hanno cercato di fare il possibile per salvarlo. Il 22enne si era legato una corda al collo e poi si era appeso alla grata esterna.

Gli altri ospiti della struttura hanno tagliato la corda e hanno subito avvisato gli operatori. Quest’ultimi hanno portato il ragazzo in infermeria, dove è stato sottoposto a tutte le manovre di primo soccorso, in attesa degli operatori sanitari.

suicidio 22enne

Purtroppo nessuno ha potuto fare nulla per salvarlo. Era stato trasferito nel centro, da Trapani, solo lo scorso 27 gennaio. Una scritta straziante sul muro della cella del 22enne, spiega la motivazione del suo gesto disperato: “Mi manca mia madre, voglio tornare in Africa”.

Polemica dopo il decesso del 22enne

Quanto accaduto ha scatenato una vera e propria polemica, riguardante le condizioni dei centri come quello di Roma, dove coloro che arrivano in Italia sarebbero tenuti in condizioni “disumane”. A commentare quanto accaduto a Fanpage.it, la garante dei diritti delle persone private della libertà del comune di Roma. Le parole di Valentina Calderone:

suicidio 22enne

Siamo riusciti a parlare con un paio dei compagni del 22enne che si è tolto la vita, che si trovano nel suo stesso reparto e con alcuni operatori e riferiremo all’autorità giudiziaria. Luoghi come Ponte Galeria sono totalmente disumani. Non c’era bisogno di aspettare la morte di un ragazzo per dire che questi posti vanno chiusi. Luoghi di sofferenza, dove le persone sono costrette a rimanere per un tempo indefinito, senza scopo e prospettive, non capiscono perché si trovano lì. Questo ragazzo stava male, sul muro della cella aveva scritto in francese voglio tornare in Africa, mi manca mia mamma.