36enne provoca la morte del padre 71enne e poi si toglie la vita

Il dramma è avvenuto vicino a Fasano: il 36enne, una volta appresa la notizia della morte del padre, avrebbe deciso di togliersi la vita

Un altro terribile dramma familiare si è consumato in Italia nelle scorse ore, più precisamente in Puglia, a Cisternino. Un 36enne, tornato da poco a vivere con suo padre, ha iniziato con quest’ultimo una brutta lite nella serata di venerdì, scaturita poi in una rissa. Il 71enne è deceduto ieri sera per i gravi traumi riportati e il figlio, poco dopo, si è tolto la vita impiccandosi.

36enne uccide il padre e si toglie la vita

Soltanto pochi giorni fa, lo scorso mercoledì, l’Italia intera è rimasta sconvolta da quanto accaduto a Montaldo di Mondovì, nel cuneese. Sacha Chang, un 21enne olandese con gravi problemi di natura psichica, ha tolto la vita a suo padre e ad un amico di famiglia che li stava ospitando.

Dopo aver compiuto il duplice delitto il giovane si è dato alla fuga tra i boschi della Val Corsaglia, venendo poi rintracciato e catturato dai Carabinieri tre giorni dopo, in evidente stato confusionale.

Una lite sarebbe scoppiata nella serata di venerdì anche tra A.L. e P.L., padre e figlio di 71 e 36 anni originari e residenti di Cisternino, piccolo comune di circa 10mila abitanti situato nella provincia di Brindisi.

36enne uccide il padre e si toglie la vita

Al culmine del litigio il 36enne avrebbe colpito con estrema violenza suo padre. Calci e pugni finché l’anziano pare sia caduto a terra e abbia battuto violentemente la testa.

Trasportato d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi con una grave emorragia cerebrale, il 71enne si è spento nella serata di ieri, lunedì 21 agosto.

Il gesto estremo del 36enne

36enne uccide il padre e si toglie la vita

Appresa la notizia del decesso di suo padre, il 36enne ha fatto perdere le sue tracce.

Lui lavorava come guardiano in uno stabilimento balneare di Savelletri e proprio lì, questa mattina, un suo collega lo ha trovato privo di vita. Si era tolto la vita con una corda al collo.

Stando a quanto emerso fino ad ora, l’uomo di 36 anni era tornato da poco a vivere con suo padre. Gli inquirenti stanno ora indagando per chiarire l’esatta dinamica dei fatti, compresi i motivi che avevano portato alla lite tra i due.

I Carabinieri di Brindisi, coordinati dalla procura della stessa città, stavano indagando l’uomo per il reato di lesioni personali. Reato che, dopo la morte del padre, si sarebbe trasformato in omicidio.