44enne molto credente accoltella vicino di casa perché bestemmia
Il 44enne, noto pregiudicato, ha intimato al vicino di smetterla con le bestemmie: da lì è nata la lite e poi l'aggressione con il coltello
Assurdo quanto capitato a Lentate sul Seveso, in provincia di Monza Brianza, nello scorso giugno. Un 44enne del posto ha accoltellato diverse volte un 60enne, poiché quest’ultimo aveva bestemmiato ripetutamente durante un incontro condominiale.
Un episodio potenzialmente tragico ha avuto luogo lo scorso giugno nella corte condominiale di un palazzo a Lentate sul Seveso, nella provincia di Monza e Brianza.
Un uomo di 44 anni era andato a trovare sua madre, residente nel condominio teatro della vicenda, e prima di andare via ha deciso di restare alla cena organizzata nella corte del palazzo da tutti i condomini.
Durante la cena un altro uomo, un residente di 60 anni, ha bestemmiato e ripetutamente ha ricevuto, dallo stesso 44enne, richieste di smetterla.
Tra i due a quel punto è nata un acceso battibecco che in breve tempo è diventato una feroce lite in cui sono apparsi, nelle mani di entrambi, dei coltelli.
Gli altri condomini hanno tentato di dividerli, ma il 44enne è riuscito a divincolarsi e a colpire con due fendenti il 60enne, uno all’ascella e uno alla schiena.
L’aggressore si è poi dato alla fuga, mentre il 60enne, rimasto agonizzante a terra, è stato soccorso e trasportato al più vicino ospedale.
Dopo giorni di ricovero è stato dimesso ed è tornato fortunatamente a casa in buone condizioni generali.
L’aggressore, riuscito a dileguarsi nel nulla, è stato poi rintracciato e arrestato qualche settimana dopo e a lui è ora contestato il reato di lesioni personali gravissime.
Il 44enne era già noto alle forze dell’ordine
Sebbene sia molto credente, non si può certo dire che la vita del 44enne protagonista dell’aggressione sia sempre stata da prendere da esempio.
Indagando sul suo passato, si è infatti scoperto che quella al condomino di 60 anni non è stata la prima aggressione. In passato, sempre a seguito di una lite, aveva esploso due colpi di pistola verso un cittadino marocchino.
Non solo. L’uomo in passato era stato accusato di numerosi altri reati, come evasione dell’obbligo della sorveglianza speciale, possesso e fabbricazione di documenti falsi, porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere, possesso ingiustificato chiavi o grimaldelli, frode informatiche, ricettazione e rapina.
Ora si trova in carcere e dovrà scontare 10 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione, per l’accumulo delle pene derivanti dai reati precedenti e da quello attuale.