Addio campione del calcio italiano, la Serie A piange la perdita di un grande protagonista

Il calcio italiano piange la scomparsa di Giulio Drago, storico portiere scomparso a 63 anni, celebre per aver portato l'Empoli in Serie A e per la sua carriera memorabile

Il calcio italiano ha subito una grave perdita con la scomparsa di un calciatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia del suo sport. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa l’intera comunità calcistica, creando un clima di tristezza e riflessione su una carriera ricca di momenti memorabili. La figura di questo atleta rimarrà sempre viva nel cuore dei tifosi e degli appassionati del calcio, che ricordano le gesta sportive che lo hanno reso un’icona.

Il lutto ha colpito la Serie A proprio nei giorni precedenti la Pasqua, con la notizia della sua morte, avvenuta il pomeriggio di venerdì 18 aprile presso l’ospedale San Giuseppe di Empoli. Il calciatore era stato ricoverato qualche giorno prima, e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra i suoi ex compagni di squadra e i tifosi. Le celebrazioni della vita e della carriera di questo calciatore si sono moltiplicate, sottolineando l’impatto che ha avuto nel mondo del calcio italiano.

Calcio italiano in lutto, la Serie A perde uno storico calciatore

Giulio Drago, portiere di grande talento, ha perso la vita all’età di 63 anni. La sua carriera è stata contrassegnata da momenti indimenticabili, tra cui una storica vittoria contro l’Italia di Arrigo Sacchi nel 1994, durante un’amichevole in preparazione ai Mondiali. In quell’occasione, Drago difendeva la porta del Pontedera, che riuscì a prevalere per 2-1, un’impresa che rimarrà nei ricordi collettivi. La Juventus, club in cui Drago è cresciuto calcisticamente, ha voluto rendergli omaggio dopo la sua scomparsa.

Drago ha fatto la storia del calcio italiano portando per la prima volta l’Empoli in Serie A, dove ha giocato dal 1984 al 1989. Dopo la sua esperienza con l’Empoli, si è trasferito al Bari, continuando a giocare nel massimo campionato. In seguito ha militato in Serie B con Triestina e Ascoli, prima di concludere la sua carriera agonistica nel Pontedera. Il suo contributo al calcio è stato significativo, e molti lo ricordano non solo per le sue abilità tra i pali, ma anche per il suo spirito e la dedizione al gioco.

La Juventus ha commemorato Drago attraverso un messaggio sui social media, esprimendo il proprio cordoglio con una semplice frase: “Riposa in pace, Giulio”. Dopo il ritiro, Drago ha scelto di rimanere a Empoli, dove ha continuato a contribuire al settore giovanile del club locale. Anche la Cremonese, un’altra delle sue ex squadre, ha espresso il proprio dolore per la sua scomparsa, inviando le condoglianze alla famiglia e ai cari di Drago. La società ha ricordato il portiere come parte della leggendaria squadra che conquistò la storica promozione in Serie A nel 1984, sottolineando l’eredità che ha lasciato nel calcio italiano.