Adele, la giovane cantante morta nel sonno a soli 16 anni: arrivati i risultati del’autopsia
Adele Baldassarre è deceduta nel sonno: la sera prima si sentiva stanca
Il suo sogno era quello di diventare una cantante, ma Adele Baldassarre è morta a soli 16 anni pochi giorni fa. I suoi genitori hanno provato a svegliarla e si sono resi conto che la loro ragazza non dava più segni di vita. La sera prima si sentiva particolarmente stanca, ma la famiglia non si era preoccupata. Era solita svolgere numerose attività durante il giorno.
Non molto tempo prima si era sottoposta ad alcuni esami per la tiroide, che però avevano dato esito negativo. Il primo sospetto è stato quello di un malore improvviso durante il sonno, ma poche ore fa sono stati diffusi i primi risultati dell’autopsia effettuata lo scorso lunedì all’Istituto di Medicina Legale di Modena.
Secondo i primi accertamenti medico legali, Adele Baldassarre sarebbe deceduta a causa di un’embolia polmonare. Tuttavia, sarà necessario attendere ulteriori 30 giorni per una conferma effettiva ed nuovi approfondimenti.
Due comunità piangono la scomparsa della ragazza di appena 16 anni, quella di Porto Tolle dove è nata e cresciuta e dove era molto conosciuta per essere la nipote di Riccardo Zanellato, un tenore di fama internazionale e quella di Modena dove frequentava il liceo musicale e dove seguiva lezioni di canto e di pianoforte. Non c’era nulla di più importante della musica per Adele, si era esibita l’ultima volta solo pochi giorni prima, insieme al coro della scuola.
Aveva un canale YouTube, attraverso il quale condivideva con tutti il suo sogno, quello di diventare una cantautrice. Aveva pubblicato la sua prima canzone, un testo che racconta di una donna vittima di violenze, che ha trovato la forza e il coraggio di lasciare il compagno e ricominciare da zero.
Un argomento oggi all’ordine del giorno e lei ha voluto lasciare il suo contributo: “Questa è la mia prima canzone, spero di aver reso giustizia ad un argomento di tale importanza e di non essere risultata banale”.