Agente accoltellato a Milano, chi è Christian Di Martino e quali sono le sue condizioni: l’importante scelta di vita fatta prima di diventare poliziotto
La storia di Cristian Di martino ferito alla stazione di Milano: come sta il poliziotto
Christian Di Martino, viceispettore di 35 anni, si trova ancora in terapia intensiva all’ospedale Niguarda di Milano, dopo essere stato accoltellato tre volte dal 37enne Hasan Hamis alla stazione di Lambrate. Le sue condizioni sono stabili ma ancora critiche. Colpito al rene, alla milza e al duodeno sta lottando come un leone per non darla vinta al suo carnefice. Dopo sette ore di interventi chirurgici, cinque arresti cardiaci e 70 trasfusioni subite, Christian sta rispondendo bene alle cure. Un vero esempio di coraggio, determinazione e attaccamento alla vita.
Originario di Ischia, Christian è figlio di un ex ispettore di polizia in pensione e ha deciso di intraprendere la carriera di poliziotto come suo padre. Ha sempre dichiarato di voler lottare il crimine nelle strade e di aiutare i più deboli, e non erano in molti a volerlo fare, come rivela un suo amico al Corriere della Sera. Prima di entrare nelle forze dell’ordine, ha prestato servizio nell’esercito e ha acquisito esperienza nei commissariati di Sesto San Giovanni e Monforte-Vittoria nella provincia di Milano, dove poi ha deciso di far parte dell’ufficio Volanti. Dal dicembre scorso Di Martino era diventato vice-ispettore.
L’aggressione è avvenuta mentre Christian e un altro poliziotto intervenivano per aiutare i colleghi della Polfer a fermare Hasan Hamis, che stava creando disturbo in stazione lanciando sassi contro i treni e le persone. Nonostante abbiano cercato di fermarlo con il taser, l’uomo, di origini marocchine, ha estratto un coltello e ha colpito Christian gravemente in diverse punti nella parte centrale del corpo.
La sua famiglia, proveniente da Salerno, si è recata immediatamente all’ospedale Niguarda di Milano per stare al suo fianco in questo momento difficile. Anche la fidanzata di Christian è arrivata al suo capezzale per supportarlo durante la sua degenza in terapia intensiva.
Mentre Christian continua a lottare per riprendersi, l’opinione pubblica si è stretta attorno a lui con messaggi di solidarietà e sostegno. Speriamo che possa presto guarire e tornare alla sua vita. Lo stimolo di servire e proteggere la città servirà a farlo tornare in fretta al lavoro che tanto ama e cui ha dimostrato un’estrema devozione.