Agrate Brianza, Giusy Cozza muore a soli 20 anni a causa di una rara malattia
Dopo un ricovero in ospedale e la terribile diagnosi, la malattia l'ha portata via in meno di due mesi: Giusy Cozza è morta a soli 20 anni
Una tragedia ha colpito il comune di Agrate Brianza, in provincia di provincia di Monza e della Brianza. Giusy Cozza è morta a soli 20 anni, dopo aver lottato contro una rara malattia, che l’ha portata via in meno di due mesi.
Il 3 di gennaio, la ragazza ha iniziato ad accusare una febbre alta ed alcuni malesseri. Dopo il ricovero in ospedale, è arrivata la terribile diagnosi: sindrome epilettica da infezione febbrile (FIRES). Si tratta di una un’encefalopatia epilettica acuta che si manifesta raramente in bambini e adolescenti e che quasi sempre porta alla morte.
I dottori hanno fatto il possibile per salvare la vita di Giusy Cozza, ma la terribile malattia l’ha stroncata in nemmeno due mesi.
L’intera comunità si è stretta al dolore della famiglia ed ha sperato e pregato affinché la giovane riuscisse a vincere la sua battaglia.
Giusy lascia nello strazio la mamma Annamaria, il papà Tonino, il fratello Francesco e il fidanzato Alessio.
L’ultimo addio alla 20enne è stata celebrato ieri 21 febbraio nella chiesa Sant’Eusebio ad Agrate. Giusy è stata ricordata come una ragazza solare e piena di vita, con tanti sogni nel cassetto. Aveva studiato per diventare estetista ed aveva trovato lavoro in un centro estetico.
Il 3 di gennaio aveva iniziato a stare male e i medici l’avevano ricoverata all’ospedale di Vimercate. Dopo i primi accertamenti, i dottori avevano scoperto la terribile e rara patologia.
La malattia che ha colpito Giusy Cozza
La sindrome epilettica da infezione febbrile (FIRES) si manifesta, in rari casi, in bambini e adolescenti precedentemente in buona salute.
Secondo gli studi si verifica in 1/100.000 bambini e adolescenti e co un’incidenza annuale in 1/1.000.000.
Inizia con una febbre e conseguono altri sintomi come esordio improvviso delle convulsioni e la ricorrenza delle convulsioni focali. La causa oggi non è ancora nota, gli esperti credono che sia associata alle infezioni o che potrebbe avere un’eziologia genetica.