Alberto Stasi esce ogni giorno dal carcere: la rabbia della famiglia Poggi
Dopo 7 anni di reclusione, Alberto Stasi ha avuto il permesso per uscire ogni giorno dal carcere e andare a lavoro
Quello del delitto di Garlasco è stato uno dei fatti di cronaca con maggiore rilevanza mediatica degli ultimi decenni. Per il brutale omicidio di Chiara Poggi, in via definitiva, nel 2015 è stato condannato il suo ex fidanzato Alberto Stasi. Quest’ultimo, oggi, dopo sette anni di reclusione, dei 16 totali che deve scontare, ha ottenuto il permesso per uscire da carcere per andare a lavoro. Una notizia che la famiglia della vittima non ha accettato di buon grado.
Era il 13 agosto del 2007 quando Chiara Poggi, una impiegata di 26 anni laureata in economia e residente in una villetta di Garlasco, in provincia di Pavia, veniva brutalmente uccisa.
A lanciare l’allarme fu l’allora suo fidanzato, Alberto Stasi, studente di 24 anni, che ai Carabinieri dichiarò di esser andato in casa della sua fidanzata e di averla trovata a terra, sulle scale che portavano nel grottino, immersa nel suo stesso sangue.
Il caso ebbe fin da subito un impatto mediatico gigantesco e le indagini andarono avanti per moltissimo tempo. Il 24 settembre successivo Stasi venne arrestato, ma poco dopo fu rilasciato per insufficienza di prove.
Il 12 dicembre del 2015, tuttavia, la Corte Suprema di Cassazione ha riconosciuto definitivamente come unico colpevole del delitto il fidanzato della vittima Alberto Stasi.
I legali del giovane negli anni a seguire hanno presentato più volte richieste per una riapertura del caso, che però sono state sempre rigettate.
Cosa fa oggi Alberto Stasi
Ad oggi Stasi ha scontato 7 dei 16 anni di reclusione a cui è stato condannato e circa 4 mesi fa ha ottenuto il permesso di poter uscire dal carcere di Bollate.
Il 39enne ha ottenuto infatti la possibilità di uscire ogni giorno dalle mura carcerarie, per recarsi in un’azienda della zona e lavorare come impiegato e contabile, per poi tornare in cella in serata.
La notizia è arrivata alla famiglia di Chiara Poggi soltanto in questi giorni e sua mamma, la signora Rita Preda, non ha potuto fare a meno di esprimere il suo disappunto. A Il Messaggero, tramite il suo legale ha detto:
Sapere che chi ha ucciso nostra figlia dopo sette anni già esce dal carcere, pur senza aver mai ammesso la sua responsabilità, spiace. Non sono notizie belle. Ma la legge è così e non possiamo farci niente.
Ciò che contesta la famiglia della ragazza scomparsa, non è solo il fatto che colui che ha tolto la vita alla loro figlia abbia già avuto un permesso per uscire dal carcere. Ma anche il fatto che nessuno glielo abbia comunicato e che loro lo abbiano scoperto solo tramite i giornali.