Alessandra Spiazzi ha sparato al figlio 15 enne: solo ora emerge una verità sulla donna e sulla drammatica vicenda
Il terribile gesto di Alessandra Spiazzi
Forti problemi di natura psicologica quelli che da tempo avevano colpito Alessandra Spiazzi, La donna è finita al centro della cronaca nera per aver sparato al figlio e per essersi tolta la vita pochi secondi dopo. Che cosa è successo e per quale motivo?
Cerchiamo di fare più chiarezza possibile su questo avvenimento.
Spara al figlio e poi opta per il suicidio: Il triste gesto di Alessandra Spiazzi
Alessandra Spiazzi era una donna che tutti hanno descritto come allegra e vivace, oltre che sempre in prima linea per quanto riguarda battaglie contro la violenza e gesti di solidarietà. Tutto procedeva tranquillamente nella vita di questa donna di 58 anni, la quale metteva sopra ogni cosa il figlio 15enne, il suo orgoglio più grande.
Quel giorno però qualcosa è andato storto, in quanto la donna ha aggredito il ragazzo poco dopo il suo ritorno da scuola. Ha infatti deciso di sparargli alla testa e successivamente ha rivolto contro se stessa la pistola, suicidandosi.
La donna è morta sul colpo mentre il ragazzo riversa in condizioni gravissime. Le parole dei medici sono state molto grevi e a quanto pare non si hanno molte speranze circa una sua possibile ripresa. Interrogato anche il marito della vittima, il quale ha dichiarato di non aver assistito alla scena.
Alessandra e i problemi di natura psicologica
Durante il suo interrogatorio in caserma, l’uomo ha parlato di grandi problemi di natura psicologica che da sempre attanagliavano la vita della moglie. Una forte depressione si era impadronita di lei e nell’ultimo periodo litigava molto spesso con il figlio.
In passato aveva persino assunto dei farmaci per tentare di tenere sotto controllo il suo stato di disagio, ma da qualche tempo questi erano stati interrotti. Ovviamente questo aspetto non può essere considerato una giustificazione per il suo terribile gesto, ma fa presumere come in lei fosse presente un grande senso di negatività.
Forse a monte di quanto accaduto una profonda lite con il figlio, evento che questa volta ha toccato dei tasti che hanno portato Alessandra ad agire in questa maniera. Il marito della donna ha dichiarato che al momento della sparatoria era in un’altra stanza, ma non appena ha sentito i rumori sospetti si è subito precipitato da lei. Rimane ancora incerto il modo con il quale la donna sia entrata in possesso dell’arma in quanto nessuno aveva il porto d’armi. Si dice che la pistola in questione appartenesse al padre di Alessandra.