Alessandro 13enne di Gragnano, un carabiniere: “Se allevi conigli non avrai leoni”, aperta una procedura disciplinare
Come si può arrivare a scrivere una cosa del genere
Sul caso del decesso di Alessandro, il 13enne di Gragnano che ha deciso di togliersi la vita perché tormentato dai compagni di scuola, le parole sui social network di un Carabiniere in servizio fanno salire la rabbia di tutti. Tanto che, nei suoi confronti, è stata aperta una procedura disciplinare. Ha scritto: “Se allevi conigli non avrai leoni“. Una frase di pessimo gusto.
L’Arma dei Carabinieri ha già avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Antonino Briguglio, istruttore coordinatore delle Attività sportive della Scuola Ufficiale Carabinieri, che su LinkedIn ha parlato del caso del 13enne che si è tolto la vita in provincia di Napoli.
Lo riporta Fanpage, citando fonti del Comando Generale dell’Arma. Il corpo dei Carabinieri prende distanza dalle parole espresse dall’agente nei confronti di un caso di cronaca nera che ha scosso tutta l’Italia. Definendo quelle parole un commento personale che non rispecchia la posizione dei Carabinieri in merito alla questione.
Un ragazzino si toglie la vita e psicoterapeutici sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo… senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni… e che magari la colpa è quindi di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino… il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui…
Queste le parole incriminate del Carabiniere che hanno sollevato l’indignazione di tutto un paese, ancora scosso per quanto avvenuto in provincia di Napoli.
Alessandro 13enne di Gragnano: l’indagine sulle parole scriteriate del Carabiniere su LinkedIn
Per il caso di Alessandro, gli agenti hanno già identificato sei giovani, un 18enne e 5 minorenni, che avrebbero inviato messaggi di insulti e di offese al giovane ragazzo. Messaggi che lo avrebbero poi spinto a togliersi la vita.
Le indagini sono coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, e della Procura minorile, guidata da Maria de Luzenberger, e affidate ai militari della Compagnia di Castellammare di Stabia.