Alessandro Impagnatiello a processo con giudizio immediato per il decesso di Giulia Tramontano: rischia l’ergastolo
Per l'omicidio della compagna, incinta del loro primo figlio, Alessandro Impagnatiello rischia l'ergastolo. È finito a processo con giudizio immediato
Rischia l’ergastolo Alessandro Impagnatiello nel processo con giudizio immediato che è iniziato nei suoi confronti. Deve rispondere di accuse pesantissime, per aver tolto la vita alla compagna, Giulia Tramontano, che era incinta del loro primo figlio, Thiago, che non è mai nato. Il barman di Senago ha atteso a casa la donna per ucciderla, dopo che lei aveva scoperto il tradimento.
Il prossimo 18 gennaio si terrà davanti alla Corte d’Assise di Milano il processo per l’uomo di 30 anni imputato di omicidio volontario aggravato (nonché occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale).
Alessandro Impagnatiello ha ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano. La 29enne era incinta al settimo mese del figlio Thiago. Ha perso la vita per mano dell’uomo che diceva di amarla nella casa in cui vivevano a Senago, in provincia di Milano. Era il 27 maggio scorso.
La famiglia di Giulia, che è assistita dall’avvocato Giovanni Cacciapuoti, si costituirà parte civile nel processo. Anche il Comune di Senago, insieme al legale Antonio Ingroia, pensa di prendere la stessa decisione dei famigliari della giovane.
Il Gip di Milano, Angela Minerva, che ha mandato l’uomo a processo, gli ha riconosciuto nel provvedimento le quattro aggravanti contestate dalla pm Alessia Mengazzo, titolare delle indagini dei Carabinieri. Si tratta di crudeltà, vincolo della convivenza, futili motivi, premeditazione.
Alessandro Impagnatiello a processo con giudizio immediato: rischia l’ergastolo
Nei mesi precedenti al decesso di Giulia, l’uomo avrebbe tentato di avvelenare la compagna in dolce attesa. Nello zaino del lavoro sono state trovate delle buste di topicida. E nel corpo della giovane c’erano ingenti quantità di bromadiolone, come risultato dall’autopsia eseguita sul suo corpo.
Ha anche cercato sul web frasi del tipo “Come avvelenare una donna incinta”, “effetti del veleno per topi sull’uomo”, “quanto veleno necessario per uccidere una persona”. E sul web, sotto falso nome, aveva comprato ammoniaca e cloroformio.