Alessia Pifferi e l’amore per il compagno di Leffe scritto su un diario
Le parole di Alessia Pifferi scritte in un diario: l'amore per il compagno di Leffe, iniziato con un colpo di fulmine e finito per sempre
Un diario, nel quale Alessia Pifferi ha scritto i suoi pensieri più intimi. Parole rivelate durante la trasmissione Quarto Grado.
La madre della bimba morta di stenti parla di quell’uomo di Leffe, per il quale ha lasciato a casa la piccola Diana, condannandola ad un triste destino.
Parla di un amore elastico, di gelosia. Una storia che inizia con un colpo di fulmine, ma poi prosegue con tira e molla. Piano piano Alessia Pifferi diventa sempre più gelosa, poiché diverse donne circondano il suo compagno. Riceve messaggi e diverse chiamate.
Era già incinta e il padre non era lui. Alessia Pifferi da alla luce la piccola Diana nel bagno dell’abitazione dell’uomo. Gli dice di non aver mai saputo di aspettare una figlia. Lui non vuole fare il papà e come la stessa donna ha scritto, lo comprende perché non era il padre. Le rimane accanto, ma la relazione cambia. Il compagno di Leffe smette di raccogliere fiori in giardino per lei. Ma Diana si affeziona a lui e lo chiama papà.
Puzzi mi diceva, voleva che io dormissi al piano di sotto e non in camera con lui, dove Diana non doveva assolutamente entrare. Non voleva fare il padre e in effetti non lo era. Per questo alla bambina ho dato il mio cognome. Per lui ero diventata trasparente. Non mi raccoglieva nemmeno più un fiore dal giardino.
Poi, arriva la sua decisione di trascorrere dei giorni con l’uomo a Leffe, senza la bambina. Forse per recuperare quel rapporto fatto di alti e bassi. Durante il suo interrogatorio, il compagno ha raccontato agli inquirenti che Alessia Pifferi gli aveva detto di aver lasciato la bambina al mare con la sorella. Non aveva idea che si trovasse a casa da sola, senza cibo e senza acqua.
Dall’arresto, ha chiuso ogni porta e si è reso irreperibile. La Pifferi ha provato a contattarlo, senza mai riuscirci. Anche la famiglia ha chiuso i rapporti. Alessia raccontava bugie alla madre e alla sorella. Aveva inventato una babysitter immaginaria o raccontava loro di portare con se la piccola Diana. E invece per sei giorni, la bambina è stata in una casa vuota, da sola, finché non è morta di stenti. Quando la madre ha fatto rientro da Leffe, era ormai troppo tardi.