Alex Zanardi resta grave: “possibilità di eventi avversi”
Alex Zanardi resta in grave condizioni: il bollettino medico del campione di ciclismo non migliora, quadre neurologico molto delicato
Non migliorano le condizioni del pilota di handbike, Alex Zanardi resta grave: il bollettino medico di oggi, domenica 21 giugno, parla di possibilità di eventi avversi, soprattutto dal punto di vista neurologico.
Il 53 enne bolognese resta ricoverato, per la seconda giornata, nel reparto di terapia intensiva all’ospedale di Siena “Le Scotte.” È stabile, ma la prognosi resta riservata per la delicata situazione del quadro neurologico.
“Il paziente ha trascorso la notte in condizioni di stabilità cardio-respiratoria e metabolica. Le funzioni d’organo sono adeguate. È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio in corso ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico.
Le condizioni attuali di stabilità generale ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e, pertanto, il paziente resta sempre in prognosi riservata“.
La dinamica dell’incidente di Alex Zanardi
Nel frattempo restano dei dubbi sulle dinamiche dell’incidente e sul perché la strada non fosse chiusa al pubblico. Sembra infatti che non era possibile ricevere autorizzazioni per gare cicliste prima del 1 agosto.
Roberto Galla, ex direttore nazionale della Stradale ed esperto in sicurezza in bici, ha dichiarato:
“Senza autorizzazioni i ciclisti vanno considerati in escursione indivudlae e sono soggetti al rispetto del codice della strada. Si sta a destra, in fila indiana, senza superare la mezzeria. La strada era aperta al traffico e il camionista contro cui Zanardi ha impattato aveva diritto di procedere nel senso opposto a quello dei ciclisti”.
Il camionista che ha travolto Alex Zanardi stava procedendo nel senso di marcia corretto. In queste ore il conducente, un 44 enne si Siena è disperato, ma per atto dovuto è indagato dai pm. L’uomo è risultato negativo ad alcool test e droga test.
In questo drammatico momento accanto all’ex pilota di Formula Uno ci sono suo figlio Niccolò, ma anche Daniela. L’inseparabile moglie che gli è sempre stata accanto nei momenti difficili. Proprio lei, subito dopo l’impatto, si è gettata sul suo corpo gridando: “io non lo lascio solo”.