“All’appello manca solo lei, la più giovane” Naufragio di Porticello, trovati altri 5 dispersi: ma le ricerche non possono finire qui
Recuperati 5 dispersi, continuano le ricerche dell'ultima dispersa del naufragio, la figlia 18enne di Lynch, Hannah.
Dopo tre giorni di impegno costante dei sommozzatori, si è arrivati al corpo del quinto disperso del naufragio del veliero Bayesian, avvenuto nella notte di lunedì a Porticello, vicino Palermo. Il quinto corpo recuperato è quello di Mike Lynch, il magnate britannico proprietario dell’imbarcazione, il cui cadavere era già stato localizzato ieri sera.
Continuano intanto le ricerche dell’ultima dispersa del naufragio, la figlia 18enne di Lynch, Hannah. Durante la giornata di ieri, erano stati rinvenuti quattro corpi, e il quinto è stato recuperato questa mattina con la ripresa delle operazioni.
Le vittime del naufragio recuperate nella giornata di ieri sono Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, sua moglie Anne Elizabeth, l’avvocato Chris Morvillo e la moglie Nada. Le due coppie di coniugi erano intrappolati nelle cabine ed è lì che i sommozzatori li hanno recuperati e portati a galla. Con il ritrovamento precedente del cuoco di bordo, Ricardo Thomas, il numero totale delle vittime confermate sale a sei, in attesa di ulteriori sviluppi sulle ricerche della giovane Hannah.
Il team di soccorso che sta lavorando grazie al lavoro di 27 sommozzatori, tra cui 11 esperti in speleologia subacquea e 8 abilitati all’uso di miscele di decompressione in nitrox per immersioni prolungate fino a 50 metri di profondità.
Il naufragio di questo super yacht, il Bayesian, lungo oltre 50 metri, avvenuto in pochi minuti, lascia molti interrogativi. Secondo alcune ipotesi, potrebbe essere stata una tromba marina a causare la tragedia. Giovanni Costantino, fondatore di The Italian Sea Group, proprietario di Perini Navi, tra i costruttori del Bayesian nel 2008, ha espresso la sua analisi del naufragio al ‘Corriere della Sera’. Costantino ha descritto il veliero come “una delle imbarcazioni più sicure al mondo, praticamente inaffondabile”. Non solo, perché ha anche attribuito il naufragio a una serie di errori umani. Per Costantino, infatti:
Non c’è altra spiegazione. L’evento a Palermo non avrebbe rappresentato alcun rischio se le manovre fossero state eseguite correttamente e se non si fossero verificate circostanze che hanno compromesso la stabilità della nave.
Per lui il blackout che ha colpito la nave potrebbe essere stato “causato dall’ingresso di acqua a bordo”. Sarebbe stato possibile che “il generatore o la sala macchine fossero allagati”. In pratica, la responsabilità ricadrebbe sull’equipaggio, che non avrebbe seguito correttamente le procedure di sicurezza. “Sono stati commessi degli errori. Tra l’arrivo di una burrasca e l’imbarco dell’acqua c’è un abisso. Dovevano essere prese misure preventive per evitare questa situazione”, afferma Costantino.