Ambra Cucina torna a sfogarsi sui social e racconta tutto il calvario di Domenico
Ambra Cucina si è mostrata disperata in un video sui social e ha lanciato dure accuse contro i dottori che hanno curato il suo bambino
Ambra Cucina è tornata a sfogarsi sui social, dopo la morte del piccolo Domenico. Il bambino è stato colpito da un batterio killer ed è morto all’interno dell’ospedale di Taormina, dopo diversi trasferimenti e diversi arresti cardiaci.
La mamma ha lanciato dure accuse contro il primo e l’ultimo ospedale dove è stato ricoverato suo figlio. Aveva vomito e diarrea e così i due genitori hanno deciso di portarlo al pronto soccorso, dove gli hanno diagnosticato un semplice disturbo intestinale. I medici gli hanno infilato un sondino in gola e da quel momento le condizioni del piccolo sono peggiorate ora dopo ora.
Soltanto una volta raggiunto l’ospedale di Taormina, i dottori hanno scoperto che era stato attaccato dal batterio enterococco, che gli aveva gravemente danneggiato tutti gli organi interni. Ambra Cucina ha raccontato sui social, che nonostante gli arresti cardiaci, il team ospedaliero ha aspettato diversi giorni prima di fargli una TAC. Nessuno si è reso conto che aveva un edema cerebrale.
Incompetenti devono andarsene a casa o in galera. Non è possibile, cinque ospedali. Per cosa gliel’ho portato? Per ammazzarmelo? Ora dentro al mio cuore c’è tanta rabbia, rabbia di verità, voglio la verità su ciò che gli hanno fatto. Perché me l’hanno ammazzato? Gli aveva detto anche grazie al dottore di quanto gli hanno tolto il sondino. Me lo devono spiegare il perché davanti a Dio, perché io non ho più il diritto di abbracciare mio figlio.
Il disperato video di Ambra Cucina:
La madre si è mostrata disperata davanti al mondo social, chiedendo verità e giustizia per il piccolo Domenico Bandieramonte.
Nessun bambino deve passare gli stessi identici dolori. A mio figlio l’hanno tenuto 6 giorni con un edema cerebrale senza curarlo. Non solo a San Marco, policlinico che gli hanno trasmesso il batterio. Poi lo trasferiscono a Messina in fin di vita e non ci sono le cartelle. Poi a Taormina, gli curano gli organi e si dimenticano la testa.
Ambra Cucina ha ribadito che dopo quattro arresti cardiaci, il giorno sei è stata fatta la TAC a Domenico.
In 6 giorni l’edema gli ha preso tutta la testa. Cinque ospedali. Mi dicono infine, signora abbiamo sbagliato. Ma che mi state dicendo? Chi me lo ridà mio figlio? I migliori dottori volevano Domenico, lo volevano trasferire, non mi hanno dato neanche la possibilità di salvarlo. Mi hanno buttato fuori, mi hanno chiuso, mi hanno fatto entrare quando Domenico non c’era più.
Questa madre sta ricevendo un incredibile supporto dall’intero mondo social, tutti si sono uniti in gran voce per chiedere verità e giustizia per il piccolo Domenico Bandieramonte.