Andrea Papi, la lettera della madre: “Non è stato fatto niente. Vi chiedo un’ultima cosa”
Chiede giustizia e che ora qualcuno ridia la dignità al figlio Andrea Papi, scomparso perché non è stato fatto quello che andava fatto
La madre di Andrea Papi, il runner trovato senza vita dopo l’aggressione di un orso nel Trentino, ha scritto una lunga lettera rivolta a tutti coloro che sono intervenuti per individuare il figlio di soli 26 anni. Quel figlio che lei stava aspettando e che non è mai rientrato.
La donna ha voluto sottolineare che lei e la sua famiglia continueranno a lottare finché non otterranno giustizia per la sua scomparsa. Franca Ghirardini ribadisce che Andrea ha perso la vita perché nessuno ha fatto quello che andava fatto. L’animale selvatico era già stato avvistato nei giorni precedenti e c’erano stati degli attacchi agli animali da allevamento.
Le parole della madre di Andrea Papi
Hanno voluto il morto, ora ce l’hanno. Se è successa questa tragedia, forse non è stato fatto tutto quello che poteva essere fatto. Volevo dirvi che la mia anima e quella dei miei familiari è devastata da un immenso dolore, non riusciamo a capacitarci e a farcene una ragione. Il sapere che Andrea è stato in balia dell’orso mi devasta.
Vi chiedo un’ultima cosa. Dobbiamo ridare ad Andrea la sua dignità. Mi rivolgo con questo mio scritto alle autorità della provincia e dello Stato attuale e pregresse perché se è successa questa tragedia, evidentemente forse non è stato fatto tutto quello che poteva essere fatto. Eravamo a conoscenza di fatti accaduti nel tempo ma non ci sono stati grandi interventi per garantire la sicurezza della popolazione.
La madre di Andrea Papi punta il dito contro il sistema. Suo figlio è solo la prima vittima annunciata. La colpa, secondo lei, è del progetto Ursus che non ha saputo comportarsi nei confronti del numero degli orsi e che non ha agito dopo le aggressioni che ci sono state negli ultimi anni.
Non è stato fatto niente.
L’ordinanza
Qualche giorno fa, è arrivata la notizia dell’ordinanza dell’abbattimento dell’orso. Bisognerà trovare, attraverso il test del DNA, l’esemplare che ha portato al decesso di Andrea Papi. Ci sono diversi esemplari nella zona e tutti quelli che durante le ricerche verranno catturati, verranno tenuti in cattività finché non verrà trovato il “colpevole”.
Una notizia che ha scatenato una vera e propria bufera. La LAV è già intervenuta dopo l’ordinanza del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Hanno fatto sapere che i loro avvocati sono già al lavoro per fermare la decisione di abbattere l’orso. Una decisione che secondo loro e secondo molti sul web, sembra più una vendetta che una messa in sicurezza della popolazione.
Ha più sapore di una vendetta nei confronti dell’orso, che non la ricerca di sicurezza attraverso la convivenza pacifica, nel rispetto della vita dei cittadini e degli animali.