Andreea Rabciuc: terminata la Tac sulle ossa rinvenute nel vecchio casolare
Effettuata una Tac sui resti ossei trovati nel vecchio casolare a Castelplanio
Si è conclusa la Tac sulle ossa ritrovate nel casolare di Castelplanio, effettuata all’ospedale Torrette di Ancona. C’è ormai la certezza che si tratti proprio della 26enne scomparsa Andreea Rabciuc, nonostante non sia ancora arrivata l’ufficialità dell’esame del Dna.
Lo scopo della Tac è quello di capire come sia deceduta. L’ipotesi per ora è quella di un’impiccagione. Sembrerebbe che all’interno del casolare sia stata rinvenuta una sciarpa appesa ad una trave e che dalle ossa sia stata riscontrata un’interruzione di processo osseo alla base del cranio. Tuttavia, le indiscrezioni emerse non hanno ancora trovato conferme nelle parole delle autorità. Si attendono gli esiti certi dagli esami.
Il consulente dell’unico indagato, l’allora fidanzato Simone Gresti, è stato intervistato dalla Rai. Ecco le sue parole sugli sviluppi della vicenda:
Siamo in attesa dei referti ufficiali dopo l’indagine radiografica e la Tac. Non sembra che ci siano elementi nuovi rispetto a quanto già trapelato dai primi accertamenti del”indagine microscopica.
Con queste parole il consulente ha voluto lasciar intendere che non siano state individuate fratture alla testa e alle ossa, segni di violenza. Tuttavia, gli inquirenti continuano a battere tutte le piste. L’unico indagato è il fidanzato Simone Gresti. Quella notte i due avevano litigato e Andreea Rabciuc si era allontanata a piedi da sola. Questo è ciò che i testimoni hanno raccontato. Da quel momento nessuno ha più visto la 26enne. Dopo due anni sono stati rinvenuti dei resti umani in un vecchio casolare inagibile.
Andreea Rabciuc: le due strade percorse degli inquirenti
Sono due, per il momento, le strade percorse dalle forze dell’ordine. Un gesto estremo, dietro un’istigazione o un delitto. Sarà fondamentale capire se il corpo della ragazza si sia sempre trovato in quell’immobile diroccato o sia stato portato lì in un secondo momento. A ciò potranno dare una risposta gli esami disposti sugli insetti che hanno attaccato la salma e un filmato girato da uno youtuber pochi giorni dopo la scomparsa di Andreea.
All’epoca si parlava di un festino, lo youtuber si era intrufolato nel casolare per cercare indizi e aveva ripreso l’interno con il cellulare. Durante il programma Chi l’ha visto, ha raccontato di aver guardato in ogni angolo e di aver rimosso il video sulle piattaforme, intitolato “Il casale degli orrori”, dopo la richiesta del proprietario, che lo aveva trovato offensivo. Non c’era nessun corpo.