Andriy Shevchenko, ospite a Verissimo, parla della guerra nella sua Ucraina
Andriy Shevchenko, visibilmente commosso, racconta di come sta vivendo lui la guerra che affligge da mesi la sua Ucraina
Il calcio e il popolo italiano, nei primi anni 2000, hanno avuto modo di conoscere e apprezzare Andriy Shevchenko. L’attaccante ucraino ex Milan, ieri, è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo ed ha avuto modo di esprimere tutto il suo dolore per ciò che sta succedendo dal febbraio scorso nel suo paese, l’Ucraina.
Con la maglia rossonera del Milan addosso ha raggiunto risultati incredibili e fatto sognare milioni di tifosi. Grazie anche ai suoi gol, la squadra rossonera ha raggiunto forse il livello più alto della sua storia.
Ma ciò che ha sempre colpito molto di Andriy Shevchenko, è la sua umiltà, educazione e dignità.
Caratteristiche che mantiene ancora oggi, a svariati anni dal suo ritiro ufficiale, e che ha avuto modo di mostrare ieri a Verissimo, mentre parlava a cuore aperto del momento drammatico che sta vivendo lui e tutti i suoi connazionali ucraini da qualche mese.
Le parole di Andriy Shevchenko
Silvia Toffanin ha accolto l’ex bomber nel suo studio e, inevitabilmente, si è affrontato subito il discorso legato alla guerra tra Russia e Ucraina che sta dilaniando l’Europa dal febbraio scorso.
Alla domanda della presentatrice, su come lui stia vivendo questa situazione, ha risposto:
Sto vivendo questa situazione molto male. Soprattutto i primi giorni sono stati molto complicati. È stato uno shock per tutti noi. Mai avrei pensato che la Russia potesse iniziare una guerra contro di noi. Come si fa a vivere quando ogni giorno muoiono bambini e civili sotto gli attacchi dei missili nemici?
E proprio ai bambini Andriy dedica tutti i suoi pensieri: “La mia gente ha perso tutto, i bambini non hanno più futuro, dobbiamo stare vicini a queste persone“.
L’ex calciatore, che vive a Londra, ha raccontato di aver ospitato diversi profughi e di aver avviato insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala, un bellissimo progetto per aiutare queste persone in difficoltà.
Silvia ha poi chiesto a Sheva se, come si sta scrivendo in questi giorni, un intervento da parte del Papa possa in qualche modo essere utile.
E lui ha risposto che sicuramente, le parole del Pontefice e anche un eventuale sua visita in Ucraina, possano risuonare come un messaggio molto forte.