Angelo Borrelli riceve la lettera del papà di un bambino autistico: “speranza e amore”

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha ricevuto una lettera da parte di un padre di un bambino autistico

Durante una delle ultime conferenze stampa della Protezione Civile (quella dello scorso 17 aprile), riguardo il punto della situazione dell’Italia, il capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, ha letto la lettera del papà di un bambino autistico. “Vi voglio dire che ho ricevuto una lettera, la lettera del signor Elio, il padre di un ragazzo affetto da autismo”.

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“Nella lettera c’era tutta la difficoltà di un genitore alle prese con una situazione difficile e resa ancora più complessa dall’emergenza che stiamo vivendo nel nostro paese. Come capo dipartimento so che il nostro servizio nazionale della Protezione Civile ha le risorse, le competenze e le professionalità per supportare e prendersi cura e aiutare queste persone. Ho parlato a lungo con il signor Elio e gli ho manifestato tutto il mio sostegno e quello dei volontari di Protezione Civile, che in Italia operano con professionalità, proprio al fianco delle persone più fragili”, ha dichiarato Angelo Borrelli.

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile ha poi spiegato che leggere tutta la lettera, in diretta, sarebbe stato impossibile, ma ha sottolineato la parte più importante. Ha spiegato che le parole di quel genitore erano piene di dolore, ma nemmeno per un attimo quei sentimenti dolorosi sono riusciti a far vacillare l’amore e la speranza che un padre nutre e custodisce. Ecco le parole di papà Elio:

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“Dopo la diagnosi abbiamo fatto ancora altri viaggi. Ogni volta che preparavamo le valigie, dentro lasciavamo sempre uno spazio, perché quello spazio come l’abbiamo definito noi, era uno spazio riservato alla speranza“.

Angelo Borrelli ha poi continuato:

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“Spero davvero che le parole di questo padre, che è solo uno dei tanti genitori o familiari di persone che oltre la crisi attuale, ogni giorno affrontano piccoli e grandi sfide personali, siano un esempio, uno sprono per tutti quanti noi, grazie”.