Antonio Juliano, leggenda del Napoli, morto a 80 anni
Il Napoli e il calcio italiano dicono addio al grande Antonio Juliano detto "Totonno": da dirigente portò Maradona in Italia
Il mondo del calcio italiano e in particolare quello napoletano sono a lutto per la scomparsa di una vera e propria leggenda. Antonio Juliano, bandiera della squadra partenopea ed eroe dell’europeo azzurro del 1968, si è spento all’età di 80 anni.
Una perdita gravissima per Napoli e per il mondo del calcio italiano. Antonio Juliano, detto “Totonno“, si è spento oggi all’età di 80 anni.
A darne il triste annuncio ci ha pensato la stessa squadra partenopea, che lo ha ricordato come una vera e propria bandiera:
È una delle giornate più brutte della storia del Napoli e dei suoi tifosi. Si è spento Antonio Juliano, che per due decenni è stato “il Napoli”. Per coloro che non lo abbiano conosciuto vale la pena farsi raccontare chi sia stato e cosa abbia rappresentato per la nostra città. Ciao, Totonno!
Juliano, nato a Napoli, ha vestito la maglia azzurra della squadra della sua città per ben 17 stagioni, dal 1961 al 1978, 12 delle quali indossando la fascia di capitano al braccio.
In quel periodo, la squadra vinse con lui in campo due Coppe Italia (1961-62 e 1975-76), una Coppa delle Alpi (1966) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1976).
Molto importante anche la sua esperienza con la maglia della Nazionale italiana, con la quale vinse il campionato europeo casalingo del 1968 e arrivò secondo ai mondiali di Messico 1970.
Antonio Juliano e l’ingaggio di Maradona
Terminata la carriera da calciatore, Antonio Juliano iniziò quella da dirigente sportivo e, neanche a dirlo, al Napoli.
A lui, infatti, si devono gli arrivi alle pendici del Vesuvio di due giocatori diventati leggenda del club: il difensore olandese Ruud Krol e, soprattutto, il fenomeno argenti Diego Armando Maradona, nell’estate del 1984.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio e le dimostrazioni di affetto e stima comparse sui social nelle scorse ore. Ai tanti si è aggiunto anche il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha scritto:
Ha rappresentato il simbolo di una lunga stagione calcistica ancora viva nel ricordo dei napoletani, contrassegnata dai suoi successi in campo, da capitano e dalle formidabili intuizioni che ebbe poi da dirigente, artefice tra l’altro, della trattativa che portò Maradona a Napoli. Ha mantenuto, con i tifosi e con la sua città, un legame indissolubile, anche dopo aver smesso di giocare ed essere dirigente del Napoli. Merita di essere ricordato dalla città nella maniera migliore.
La Lega Serie A ha già annunciato che verrà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi durante il prossimo week end di calcio.