Aperta un’indagine per la morte sul lavoro di Laila El Harim
La Procura di Modena ha aperto un'indagine per omicidio colposo per la morte di Laila El Harim
Lo scorso martedì 3 agosto, la provincia di Modena e l’Italia intera sono rimaste scioccate dall’ennesimo incidente sul lavoro che ha portato ad un ennesimo decesso. La vittima è Laila El Harim, 41enne di origine marocchine, rimasta schiacciata da una fustellatrice della ditta di packaging in cui lavorava da tantissimi anni.
Proprio per come era successo con Luana D’Orazio, anche nel caso di Laila è stata aperta un’indagine da parte della Procura. L’ufficio di Modena ha aperto un fascicolo che, con il tempo e con le dovute analisi, cercherà di fare chiarezza su quanto accaduto ed evidenziare eventuali responsabilità.
Sul registro degli indagati, per il momento, ci è finito il legale rappresentante della “Bombonette“, la ditta in cui lavorava Laila e in cui è successo l’incidente. Un’iscrizione che però sarebbe da considerarsi come atto dovuto per chiarire come siano andate le cose.
La stessa procura di Modena ha disposto l’autopsia sul corpo di Laila e il sequestro della fustellatrice che ha causato la sua morte. Secondo i primi responsi degli esperti, la macchina è provvista di un doppio blocco di funzionamento meccanico, che purtroppo era azionabile solo manualmente. Proprio la manovra di azionamento avrebbe cagionato la morte della giovane donna.
Il dolore per la morte di Laila El Harim
Una comunità intera devastata per quanto accaduto. Ha voluto esprimere il suo cordoglio anche Erio Castellucci, vescovo di Modena:
Condivido questo profondo dolore e sono vicino alla famiglia di Laila El Harim. Purtroppo anche il nostro territorio e la nostra comunità vengono rattristati da questo fatto gravissimo. Una morte sul lavoro, una piaga che pare non si riesca a debellare nel nostro Paese visti i numeri, drammatici, di questo 2021. Ora piangiamo la perdita di una donna, di una mamma. Esprimiamo solidarietà ai familiari, con sincerità e commozione. Ma questo non basta, come non è sufficiente l’indignazione del momento. Occorre l’impegno di tutti affinché questi drammi non si ripetano
Laila, appunto, era mamma di una bambina di soli 4 anni. Un altro agghiacciante dettaglio che rende sempre più simile la sua tragedia a quella di Luana D’Orazio. Che per l’appunto aveva un bambino così piccolo a sua volta.
Oltre alla bimba, Laila lascia Manuele, suo compagno di vita che le aveva chiesto di sposarla solo un mese fa.