Arianna Rapaccioni e la prima estate senza Sinisa Mihajlovic
Per la prima volta Arianna Rapaccioni è tornata a Porto Cervo senza Sinisa: "Aprire quella porta è stato come ricevere uno schiaffo"
Sono parole toccanti ma che allo stesso tempo infondono una forza incredibile, quelle raccontate da Arianna Rapaccioni al settimanale Chi. Questa è stata la prima estate per l’ex modella senza avere al suo fianco Sinisa Mihajlovic e tornare nella casa di Porto Cervo senza di lui, per la prima volta, è stato “come ricevere uno schiaffo”.
A dicembre scorso, dopo tre anni di dura lotta contro la leucemia, l’ex campione e allenatore Sinisa Mihajlovic si è spento per sempre.
La sua perdita ha gettato nello sconforto il mondo intero del calcio, ma ancor di più la sua numerosa e splendida famiglia, che si è ritrovata a vivere senza il proprio pilastro.
Arianna, sua moglie e madre dei suoi figli, oggi è diventata la spalla di tutti e guida i suoi figli verso la serenità che Sinisa vorrebbe per loro.
Non è facile però, come spesso la donna racconta sui social e come ha raccontato in una recente intervista rilasciata a Chi.
Arianna Rapaccioni ha parlato della prima estate senza di lui e del momento in cui ha varcato la porta della casa di Porto Cervo in Sardegna dove fino all’anno scorso andavano tutti insieme.
Il dolore e la forza di Arianna Rapaccioni
Aprire quella porta, trovare i suoi scarpini, le sue tute, tutte le sue cose in casa, insieme all’immaginarlo nel patio mentre fumava il suo sigaro, è stato come “ricevere uno schiaffo“.
Non è mancato poi un riferimento e una risposta decisa a chi in questi mesi ha avuto il coraggio di criticarla., Di giudicarla perché faceva un aperitivo o perché indossava un vestito elegante.
C’è chi mi ha visto prendere un aperitivo, chi mi ha giudicato perché vestivo in un certo modo: ma loro non hanno camminato con le mie scarpe. Giudicatemi pure, non me ne frega niente. La gente parla, ma noi non siamo matrioske. Come dice il mio analista, la gente si ferma al primo strato, ma non va mai dentro, non conosce il resto. I primi mesi con i miei cinque figli sono stati tremendi, ma poi ho indossato l’armatura. Mio marito una settimana prima di morire ha fatto dieci chilometri di corsa e io mi devo abbattere o cadere in depressione?