Ariano Irpino, donna va in ospedale per partorire, ma scopre che la sua bambina è morta
TRAGEDIA AVELLINO: donna va in ospedale per partorire, ma scopre che la bambina che ha in grembo, si è spenta per sempre...
La spiacevole tragedia è accaduta ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Una futura mamma si è recata all’ospedale Frangipane, per dare alla luce la sua bambina, ma una volta raggiunta la struttura sanitaria, ha scoperto che la piccola che aveva della pancia, si era spenta per sempre.
Secondo quanto riportato, la trentenne è arrivata in ospedale quando ha iniziato ad accusare le prime contrazioni. Aveva raggiunto il termine della gravidanza e quel giorno avrebbe dovuto dare alla luce il suo quarto figlio.
Una volta arrivata alla struttura sanitaria però, dopo la normalissima ecografia, il team medico l’ha informata che la bambina che aveva in grembo era morta, non c’era alcun battito cardiaco.
Quando la futura mamma ha appreso quelle parole, è entrata sotto choc.
La notizia che nessuna madre vorrebbe ricevere il giorno del parto del proprio bambino. Sulla vicenda non sono state fatte indagini, poiché come anche confermato dal medico legale, la piccola è morta per cause naturali.
La famiglia, di origine marocchine, è sconvolta da quanto accaduto, così come lo è tutto il team medico dell’ospedale Frangipane.
Per fare la propria parte e sostenere la famiglia, dopo la tragedia, i medici si sono offerti di aiutarli, contribuendo all’ultimo addio della bambina e alla sua sepoltura.
Un gesto generoso ed ammirevole. Purtroppo la vita, a volte, gioca brutti scherzi e mette le persone davanti a situazioni, dalle quali probabilmente non si riprenderanno mai. Situazioni che lasciano un vuoto dentro, che le accompagnerà fino al resto delle loro vite.
Un’altra vicenda è accaduta all’ospedale civile di Brescia, dove qualcuno ha compiuto un atto vandalico, all’interno del reparto di pediatria. I medici si sono resi conto che l’ecografo dei bambini, è stato danneggiato. Qualcuno ha tagliato, in modo intenzionale, le sonde, causando un danno di circa 30.000 euro e l’impossibilità di continuare ad usare il macchinario sui bambini. Potete leggere l’intera notizia QUI.