Arrivata la relazione completa dell’autopsia su Giulia Tramontano ed il piccolo Thiago: stava cercando avvelenarli da mesi
Arrivata la relazione completa sull'autopsia eseguita sul corpo di Giulia Tramontano ed il piccolo Thiago: stava cercando di avvelenarli da mesi
Nella giornata di mercoledì il medico legale, ha consegnato agli inquirenti la relazione completa sull’autopsia eseguita sul corpo di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago, il bimbo che portava in grembo. Sarebbe dovuto nascere all’inizio di questa estate.
Da questo esame è emersa purtroppo una realtà davvero triste. Cioè che Alessandro Impagnatiello stava cercando di avvelenare la fidanzata ed il figlio da mesi, dicembre almeno.
Quel veleno per topi trovato nella casa della coppia, serviva a lui per mettere in atto il suo piano. Il medico ha trovato tracce di quella sostanza sia nel corpo di Giulia, che in quello del piccolo.
Ha inoltre scoperto, che c’è stato un incremento di questa veleno nell’ultimo mese e mezzo. Probabilmente il barman in una delle sue ricerche su internet, ha scoperto che doveva aumentare la dose, affinché potesse fare effetto.
Giulia più volte scriveva in alcuni suoi messaggi che non si sentiva bene. In una chat con un’amica scriveva: “Mi sento una pazza, ho un bruciore di stomaco!”
Lei probabilmente credeva che quei sintomi erano parte della gravidanza, ma in realtà non sapeva il piano atroce che il suo fidanzato stava mettendo in atto. Alla fine, forse perché quella sostanza non ha fatto effetto, Impagnatiello ha deciso di mettere fine alla sua vita diversamente.
Cosa è emerso dall’autopsia su Giulia Tramontano
Il medico legale, ha inoltre scoperto che Giulia non è deceduta subito quando il fidanzato l’ha colpita con il primo fendente. Purtroppo era viva ed ha perso la vita solo quando lui le ha inferto il 39esimo colpo.
Impagnatiello da un anno portava avanti una relazione parallela con una collega. Di conseguenza Giulia ed il figlio per lui stavano diventando un “ostacolo“, così aveva deciso di commettere il delitto.
Durante la sua conversazione con gli inquirenti, ha negato l’uso del topicida su Giulia. Tuttavia, questa relazione ha messo in mostra altro, che potrebbero costargli l’aggravanti della premeditazione e della crudeltà.