Aumento pensioni, per alcuni bisognerà ancora attendere: ecco quanto
Per la rivalutazione della pensione al rialzo ci sarà da attendere ancora un po' per alcuni pensioni. Vediamo tutte le info.
Anche quest’anno l’Inps ha provveduto ad aggiornare gli importi delle pensioni al costo della vita tramite il meccanismo della perequazione rivedendole così al rialzo. Peccato però che non per tutti gli aumenti sono scattati il 1° gennaio, ma molti dovranno attendere ancora qualche mese prima di vedere l’importo della pensione aggiornato.
La note dell’Inps ha chiarito la faccenda. “Dal 1° gennaio, l’INPS ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a € 2.101,52 (quattro volte il trattamento minimo)” – si legge nella nota. Quindi tutte le pensioni di importo inferiore ai 2.101,52 euro al mese hanno ricevuto la rivalutazione già a gennaio, per tutti gli altri bisognerà attendere.
“Per tutti gli altri pensionati, nel mese di marzo 2023, l’INPS procederà ad attribuire la perequazione in percentuale in base all’importo annuale in pagamento, come previsto dall’art. 1 comma 309 della legge di bilancio. Nel mese di marzo saranno inoltre posti in pagamento anche gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023”. Quindi tutte le altre pensioni dovranno attendere la cedola di marzo per vedere la pensione rivalutata. Niente paura però per gli arretrati di gennaio e febbraio che saranno accreditati lo stesso a marzo. Quindi niente andrà perduto, bisognerà soltanto attendere questo mese e poi tutto si stabilirà.
Quindi dopo la preoccupazione di alcuni pensionati che non avevano visto l’importo della loro pensione rivalutato al rialzo, ci ha pensato lo stesso istituto di previdenza sociale a chiarire il tutto. Il motivo di questo ritardo non è stato reso noto.
“Dopo la circolare 135 del 2022 dell’Inps non sono arrivate ulteriori informazioni. Dunque gli aumenti a gennaio sono stati versati solo ad alcuni pensionati. Non a tutti” – aveva detto il responsabile delle politiche previdenziali della Cgil, Ezio Cigna.