Autopsia di Andrea Pignani: come è morto il killer di Ardea
Ecco come è morto il killer dei due fratellini e del pensionato
I medici legali incaricati di svolgere l’autopsia di Andrea Pignani, il killer di Ardea che ha ucciso due fratellini di 10 e 5 anni e un anziano signore pensionato in bicicletta, hanno svelato gli esiti degli esami condotti sul cadavere dell’omicida. Secondo quanto emerso dalle perizie, il giovane ingegnere informatico si è ucciso sparandosi un colpo alla testa.
Andrea Pignani domenica scorsa ha ucciso Daniel e David Fusinato e un pensionato di 74 anni, Salvatore Ranieri. Poi è ritornato nella sua abitazione, ha raggiunto la sua camera da letto in mansarda e si è suicidato. Mentre la mamma, sentendolo rientrare, è scappata per la paura.
Secondo i primi risultati dell’autopsia condotta dai medici legali sul corpo del 34 anni il killer si è sparato un colpo alla tempia. Sul suo cadavere la Procura di Velletri ha anche disposto dei test tossicologici, per capire se fosse sotto l’effetto di qualche sostanza. I risultati completi dell’esame autoptico non saranno depositati prima di 60 giorni.
Già nei giorni scorsi erano usciti i risultati parziali dell’esame autoptico dei due bambini di 10 e di 5 anni uccisi a Andrea Pignani, nei giardinetti di un comprensorio dove vivevano con la famiglia. Un colpo di pistola a ciascuno: al petto al più grande che stava soccorrendo il fratellino e alla gola al più piccolo.
Salvatore Ranieri, intervenuto anche lui per soccorrere i due bambini, è stato raggiunto da un altro colpo di pistola. Le tre vittime sono morte sul colpo, mentre il loro killer avrebbe compiuto il suicidio poco dopo.
Dopo l’autopsia di Andrea Pignani e delle vittime i funerali
I funerali di Daniel e David morti il 13 giugno scorso si svolgeranno sette giorni dopo la strage. Le esequie si terranno sabato alle ore 14 presso la chiesa di Santa Maria Regina Pacis di Ostia.
Diamante Ceci, legale dei genitori di Daniel e David, chiede che tutto venga svolto nel più totale rispetto della privacy della famiglia delle vittime.
La famiglia Fusinato Ricevuto si rivolge a tutti i giornalisti che intendono partecipare ai funerali dei loro adorati figli, per chiedere che la loro presenza sia marginale, discreta e rispettosa del loro incommensurabile dolore.