“Aveva deciso di lavorare anche domenica”: i familiari non lo vedono rientrare per il pranzo e lanciano l’allarme, poi la scoperta
L'uomo si trovava da solo in officina, per questo non ci sono testimoni oculari del fatto. Improbabile un gesto estremo.
Tragica fatalità mentre lavorava: se ne è andato così un uomo, un lavoratore di appena 41 anni di età. La vittima, il proprietario di un’officina, Luca Carrara, è deceduta tragicamente a Villa d’Adda, in provincia di Bergamo. Si sarebbe trattato di un incidente, anche se si sta ricostruendo la dinamica.
Il quarantunenne ha ricevuto i soccorsi poco dopo l’incidente, ma non c’è stato niente da fare. Carrara si è accidentalmente ferito al collo con un flessibile mentre tagliava alcune lastre ma i danni erano troppo gravi per riuscire a rimediare a breve. A lanciare l’allarme, poco dopo mezzogiorno, sono stati i familiari, che si erano preoccupati perché non era rientrato per pranzo.
Una volta giunti sul luogo, alcuni cari della vittima hanno trovato Carrara già privo di vita. I soccorsi del 118 sono stati inutili. Sebbene l’officina fosse chiusa quel giorno, domenica, Carrara aveva deciso di lavorare ugualmente. L’ipotesi più accreditata è che l’incidente sia avvenuto durante il taglio delle lastre e che non ci sia stato alcun malfunzionamento. Carabinieri e Procura di Bergamo stanno considerando il fatto come un infortunio sul lavoro.
Sarà comunque effettuata un’autopsia per escludere le altre eventuali possibilità, sebbene al momento non si ritenga plausibile un gesto volontario. Carrara lascia la moglie e due figli. L’allarme è scattato intorno alle 12:30. Carrara si trovava da solo in officina, per questo non ci sono testimoni oculari del fatto. Sul posto sono intervenuti l’automedica, l’ambulanza e i carabinieri di Zogno. La dinamica dell’incidente suggerisce che Carrara stesse utilizzando un flessibile per tagliare una lastra di ferro e che abbia perso il controllo dell’utensile, ferendosi fatalmente al collo.
Il sindaco Gianfranco Biffi, giunto sul posto per esprimere le sue condoglianze, ha sottolineato quanto fosse rispettata la famiglia Carrara nella comunità, non solo per la gestione della stazione di servizio, ma anche per l’impegno nel volontariato. Carrara era noto anche nell’ambiente dei rally, con numerose partecipazioni a gare, tutto riportato in foto e video sulla sua pagina Facebook. La Procura di Bergamo ha disposto anche il sequestro dell’officina per ulteriori indagini sull’incidente. Carrara lascia nel dolore i genitori, una sorella, la moglie Alessandra e i figli, due bambini di 6 e 10 anni.