Aveva problemi all’orecchio. Pensava fosse colpa del raffreddore. Invece…
Il dramma di Ben, un uomo di 42 anni, padre di tre figli.
Un uomo, padre di tre figli, pensava che i suoi problemi di udito fossero legati a un raffreddore ma gli è stato diagnosticato un raro cancro al naso che ora sta ‘invadendo’ il suo cranio.
Ben Wilkinson, 42 anni, di Longlevens, Gloucester (Regno Unito), nel 2016 ha perso l’udito dall’orecchio destro e ha pensato che ciò fosse successo per i continui raffreddori patiti. Quando, però, nel settembre dello scorso anno, il suo medico generico gli ha consigliato una risonanza magnetica dopo un test di routine all’udito di routine, è stato scoperto un tumore di 4 centimetri dietro il naso alla base del cranio.
All’uomo, pertanto, è stato diagnosticato un adenocarcinoma e si è sottoposto a una operazione chirurgica estenuante di due ore e mezza nel maggio scorso per rimuovere il tumore. Tuttavia, a causa del fatto che la massa si trova vicino a dei nervi critici, è stata asportata soltanto una parte di essa.
A Ben è stato detto che potrebbe avere la radioterapia per ridurre la crescita. Ciò, però, può danneggiare il tessuto circostante sano, lasciando il paziente incapace di deglutire, vedere o sentire. Il NHS (il sistema sanitario inglese) ha negato l’autorizzazione all’applicazione di una terapia con un raggio protonico più preciso, nonostante i medici sostengano che c’è una probabilità del 50% che il cancro possa tornare senza di essa.
Parlando dei suoi sintomi iniziali, Ben Wilkinson ha detto: “Ho sempre avuto problemi con l’udito. Ogni volta che ho preso un raffreddore, il mio orecchio destro è stato colpito ma non ho mai pensato a nulla di grave. Ero stato dai medici ma è stato liquidato come causato dal muco. Sono stato poi indirizzato da uno specialista dal mio medico di famiglia su richiesta dei miei datori di lavoro, perché ho avuto risultati bassi negli esami annuali dell’udito per due anni. Mi è sempre sembrato che avessi il raffreddore quando mi sono sottoposto ai test”. Il 42enne si è così sottoposto a una scansione MRI che ha rivelato il tumore.
“Ero devastato quando i medici mi hanno detto che si trattava di un tipo molto raro di cancro, così raro che a malapena c’era persino un nome per lui”, ha affermato l’uomo. “Lo abbiamo detto ai nostri figli soltanto una settimana fa. Lo abbiamo fatto perché non volevamo che lo scoprissero in altro modo. Abbiamo cercato di confortarli e abbiamo detto loro che ‘papà starà bene'”. Nonostante palesi coraggio, la radioterapia per curare il cancro potrebbe lasciare l’uomo sordo, mentre, se non si fa nulla, potrebbe rischiare la vita.
“Il cancro sta invadendo il mio cranio e il tumore è molto vicino ai nervi critici legati al sistema di comunicazione”, ha affermato. “Sono ancora giovane, ho una famiglia e voglio poter trascorrere del tempo con i miei figli”, ha aggiunto Ben.
Nel maggio scorso, come accennato poco su, Ben è stato sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere la massa. I medici, però, hanno scoperto che il cancro era situato vicino a nervi critici collegati al sistema di comunicazione del cervello e alla carotide destra, che trasporta il sangue alla testa e al collo. “Dopo l’intervento, il chirurgo mi ha detto che quello che avevo era chiamato ‘adenocarcinoma’ e che aveva visto solo tre casi simili in 20 anni”, ha detto Ben.
Incapaci di rimuovere il tumore, i medici hanno affrontato l’argomento di altre opzioni, tra cui una è la terpia con i raggi protonici. Si tratta di un trattamento che ha lo scopo di rimuovere i tumori in aree sensibili, come la testa o la colonna vertebrale, senza danneggiare alcun tessuto sano, a differenza della radioterapia. Nell’agosto scorso, però, l’NHS ha rifiutato la possibilità di accedere a questa terapia senza un perché, nonostante le sue numerose chiamate ed e-mail.
Ben e sua moglie Bozena, 43 anni, stanno adesso raccogliendo fondi per andare a Praga, in Repubblica Ceca, così da sottoporsi alla terapia con il fascio di protoni al costo di 66.500 sterline (74mila euro circa) per 38 cicli per otto-dieci settimane. Ad oggi hanno raccolto più di 8mila sterline (poco più di 9mila euro). Senza questo trattamento, Ben sarà costretto a sottoporsi alla radioterapia standard, che può colpire i muscoli facciali, la parola e la vista.
“Non riesco a capire perché io non sia adatto per la terapia con il fascio di protoni”, ha affermato. “Ci sono molte complicazioni a lungo termine con la radioterapia e voglio il miglior trattamento”, ha aggiunto.
Un portavoce dell’NHS ha dichiarato: “Il Sistema Sanitario inglese finanzia la terapia del fascio di protoni ma non è sempre clinicamente appropriato o non è un trattamento migliore rispetto ad altre opzioni già disponibili. Insieme al Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale stiamo anche finanziando lo sviluppo di due nuovi centri PBT di livello mondiale a Manchester che apriranno nel 2018 e a Londra nel 2020 per trattare circa 1.500 pazienti oncologici all’anno”.
Sì, ma intanto Ben rischia davvero grosso…