Bambina abbandonata in Ucraina: il dietrofront dei genitori e le dichiarazioni dell’avvocato

Nuovi aggiornamenti sul caso della bambina abbandonata in Ucraina e affidata ad una tata: la nota del legale della coppia italiana

Dopo la fuga di notizie sul caso della bambina abbandonata in Ucraina, sembrerebbe che la coppia italiana abbia smentito tutto attraverso il proprio legale.

Dietrofront dei genitori della bambina abbandonata
Credit: pixabay.com

La piccola è nata da una maternità surrogata in una clinica del paese. Ma poco dopo la nascita, i suoi genitori l’hanno affidata ad una tata del posto. Quest’ultima avrebbe dovuto occuparsi di lei fino al loro ritorno, dopo un viaggio in Italia.

Bambina abbandonata: la denuncia della baby sitter

Non avendo ricevuto più il suo compenso e non riuscendo a contattare la coppia, la baby sitter ha deciso di denunciare l’accaduto al consolato italiano. Immediatamente, le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo d’indagine e richiesto l’intervento del Tribunale dei Minori. La bambina abbandonata è stata rimpatriata in Italia, grazie alla collaborazione della Croce Rossa e del servizio per la cooperazione internazionale della polizia. Al momento, si trova in affidamento temporaneo presso una coppia piemontese.

Dietrofront dei genitori della bambina abbandonata
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Le prime notizie parlavano della giustificazione della madre. In Procura aveva spiegato di non essere riuscita a prendersi cura di quella bambina nata da una maternità surrogata, poiché non la sentiva sua.

Le dichiarazioni del legale della coppia italiana

Adesso però è arrivato il dietrofront, attraverso le dichiarazioni del legale. Quest’ultimo ha dichiarato che la coppia italiana non aveva alcuna intenzione di abbandonare la minore. Anzi, stava provvedendo a tutti i documenti per rimpatriarla in Italia. Affermazioni, come lo stesso avvocato ha spiegato, sostenute da prove certe, che verranno chiarite in Tribunale.

Dietrofront dei genitori della bambina abbandonata
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Si tratta di una situazione delicata e ancora con tanti aspetti da chiarire. Ma ci sono prove che la volontà dei miei clienti fosse quella di tenere con sé la bimba.

Un racconto incompleto, secondo la difesa, che avrebbe additato come responsabili dell’aberrante comportamento i suoi assistiti. Per questo, chiede che vengano evitate fughe di notizie sulla vita privata della coppia, fino al chiarimento dei fatti in sede giudiziaria.