Bambina di 4 anni morta per una diagnosi errata: indagati i 4 medici che l’hanno dimessa
La bambina di 4 anni è morta per un'occlusione intestinale. I dottori l'avevano dimessa con una gastroenterite
L’inizio di questo tragico episodio è da datare al 19 di ottobre dello scorso anno. Una mamma, preoccupata dai continui lamenti della sua bambina di 4 anni, dovuti ad un forte mal di stomaco e ai vomiti che presentava, aveva deciso di portarla al Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Dopo una visita e la diagnosi, designata come una semplice gastroenterite, i medici del Policlinico avevano dimesso la piccola, rimandandola a casa.
Il giorno successivo, i sintomi della bimba non sono affatto scomparsi, anzi, si sono ripresentati più forti di prima. Tanto da costringere la donna a far ricoverare sua figlia. L’indomani, quindi il 21 di ottobre, due giorni dopo l’arrivo al pronto soccorso, la bambina è morta.
Svolto l’esame autoptico, i medici legali hanno evidenziato la causa della morte: un’occlusione intestinale.
Il dolore dei genitori è stato avvolto da un alone di rabbia, causata da quella che, di fatto, potrebbe essere stata un’errata diagnosi da parte dei medici della struttura ospedaliera.
La procura di Bologna ha aperto un fascicolo sulla morte della bambina di 4 anni
Per la morte della bambina di 4 anni si è aperta un’indagine che ha coinvolto la Procura di Bologna. Gli indagati sono 4 medici: coloro che si sono occupati delle cure e che, secondo il pm, hanno emesso una diagnosi errata. Per loro si parla di un’accusa di omicidio colposo.
Secondo il pubblico ministero, i sanitari avevano la possibilità, il dovere tecnico e l’obbligo giuridico di impedire che ciò accadesse.
Il Policlinico Sant’Orsola del capoluogo emiliano, interpellato, ha espresso tutto lo sgomento per un evento tanto tragico. Aldilà delle cause che lo hanno provocato.
Successivamente, la direzione ospedaliera ha ribadito la totale fiducia nell’Autorità giudiziaria e la completa disponibilità a collaborare per ogni esigenza. Sottolineato anche il cordoglio e la vicinanza alla famiglia distrutta da questa tragica perdita.
Sulla vicenda, che ha gettato nello sconforto non solo una famiglia, ma un’intera comunità, la procura continuerà ad indagare. Seguiranno aggiornamenti.