Bambino suicida a Napoli: parla la mamma di un suo amico
Napoli, bambino suicida a 11 anni: la mamma di un compagno di classe ha voluto parlare dell'accaduto
La mamma di un compagno di classe del bambino suicida a Napoli, ha deciso di parlare della vicenda. Lavora come psicologa ed ha deciso di esprimere la suo opinione sulla tragedia, che ha sconvolto la comunità, ma soprattutto i familiari della giovane vittima. Aveva solamente 11 anni ed il dramma è avvenuto nella serata di martedì 29 settembre.
La donna, secondo ciò che riporta Il Messaggero, ha voluto dire il suo pensiero, per stare vicino ai genitori e per raccontare anche le esperienze di altri minori, vittime di questi giochi. Ha dichiarato:
Mio figlio era un compagno di classe del bimbo che si è lanciato dal balcone. Sembrerebbe che anche altri bambini e ragazze avessero già sentito parlare di quell’uomo nero con la faccia di Pippo, perché altri 2 adolescenti, dello stesso ambiente, erano stati contattati sui social network da tal “Jonathan Galindo.” Prima della tragedia certo.
Vorrei dire questo alla meravigliosa donna che conosco e che ora non si regge in piedi. Non deve sentirsi in colpa. Come avrebbe potuto rendersi conto dei pericoli? Per me è sbagliato parlare di suicidio.
Il bambino era semplicemente in fuga da un pericolo. Il primo episodio di cui sono venuta a conoscenza, è avvenuto prima del lockdown: una ragazzina di 14 anni è stata contattata su Instagram. La scusa era che sapeva quale fosse la sua abitazione. Però lei sveglia, ha saputo rispondere e da quel momento, non l’ha più cercata.
Bambino suicida a 11 anni: il dramma
La tragedia è avvenuta nella serata di martedì 29 settembre, intorno a mezzanotte. Il piccolo era nella sua stanza, quando all’improvviso si è alzato dal suo letto. La sorella si è preoccupata, poiché non lo ha visto tornare per diverso tempo.
Ha subito lanciato l’allarme ai genitori, che dopo pochi minuti hanno scoperto che si era lanciato dal balcone al decimo piano. I sanitari intervenuti, non hanno potuto far nulla per salvarlo, ma ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso.
Il bimbo prima di suicidarsi, aveva scritto un messaggio alla madre, per scusarsi di ciò che stava per fare, ma faceva riferimento ad un “uomo nero”, che stava per andare a prenderlo.
Proprio per questo motivo, le forze dell’ordine, al momento stanno cercando di capire se è morto per una delle sfide nate su i social negli ultimi anni. Dove delle persone, contattano i bambini e li spingono a gesti di autolesionismo, proprio fino al suicidio.