Beirut, due forti esplosioni nella zona del porto, nube tossica sovrasta la Capitale
Beirut in ginocchio, due esplosioni devastano la città; gli abitanti stanno scapando, il bilancio delle vittime sta aumentando
Due fortissime esplosioni hanno distrutto il porto di Beirut nel pomeriggio del 4 agosto 2020. Le deflagrazioni hanno fatto tremare la terra addirittura fino a Cipro. La capitale libanese è immersa in una nube tossica e la popolazione è in fuga. Ci sono molti e feriti, ecco cos’è successo.
27 morti e più di 2500 feriti è il terribile bilancio delle esplosioni di Beirut. Il numero dei deceduti, però, potrebbe, con ogni probabilità, aumentare ulteriormente. Si tratta di un “disastro nazionale senza precedenti. Beirut è una città distrutta” come lo ha definito il governatore di Beirut, Marwan Aboud. Continua la conta delle vittime, il ministero della salute ha richiamato tutte le ambulanze del paese e ha chiesto aiuto agli altri paesi. I medici hanno anche fatto un appello alla popolazione di donare sangue.
Ma cos’è accaduto? La prima esplosione è avvenuta all’interno di un capannone pieno di armi, munizioni ed esplosivi confiscati. A confermare la notizia è stato il Ministero dell’Interno. Fonti ancora non verificate parlano anche di agenti chimici pericolosi. Dopo una prima esplosione, è arrivata la seconda che è stata devastante. Un enorme fungo di fuoco, fumo e detriti ha investito il porto e buona parte del centro storico.
Si è trattato di un incidente o di un attentato? Il paese sta attraversando un momento particolare. Il Libano sta affrontando una delle peggiori crisi economiche della sua storia recente. Va precisato che la residenza dell’ex premier sunnita Hariri si trova nelle vicinanze del porto.
Marwan Aboud, ha definito l’esplosione “come a Hiroshima e Nagasaki”. Tra i feriti potrebbe esserci anche un militare del contingente italiano.
Tantissimi i video sui social che hanno ripreso le due esplosioni e mostrano le macerie. Sono crollati molti balconi e tantissime persone si trovano ancora intrappolate sotto le macerie. Le auto si sono letteralmente sollevate da terra. In città si sentono urla e le persone cercano di scappare. Una nube tossica avvolge Beirut e le zone circostanti.
Le persone parlano di scene apocalittiche e di un disastro senza precedenti.
“Non si era mai vista un’esplosione tanto grave, neppure nei momenti più gravi della guerra civile”.