Bergamo, bimba di 3 anni ingoia pile di un orologio: è morta
È accaduto a Bergamo, una bimba di 3 anni ha ingoiato le pile di un orologio. Purtroppo la piccola non ce l'ha fatta ed è morta soffocata.
È accaduto a Bergamo, una bimba di 3 anni ha ingoiato le pile di un orologio. Sono stati vani i tentativi dei medici di salvarla, la piccola non ce l’ha fatta ed è morta soffocata.
Una bambina di 3 anni è morta per soffocamento mentre si trovava con la famiglia nella sua abitazione di Carobbio degli Angeli in provincia di Bergamo. Secondo una prima ricostruzione, la piccola avrebbe ingerito delle pile di un orologio, probabilmente di una sveglia.
Improvvisamente i genitori si sono accorti che c’era qualcosa che non andava, la piccola ha iniziato a dare segnali di difficoltà nella respirazione. Immediatamente è stata portata all’ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII.
Purtroppo sono stati inutili i tentativi dei medici di salvare la vita, la piccola bimba di 3 anni è morta. Sul suo corpicino è stata già effettuata l’autopsia e domani alle 15 verranno celebrati i funerali a Carobbio degli Angeli, una zona già fortemente provata per l’emergenza sanitaria.
Bergamo è proprio l’epicentro dell’emergenza sanitaria e proprio in queste ore, il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha voluto ribadire a tutti i cittadini di continuare a restare a casa:
“Le giornate sono belle la voglia di uscire è tanta. Ma non si può ancora. Non abbiamo raggiunto ancora nessun obiettivo. Dobbiamo concludere la nostra opera e proseguire nel nostro impegno altrimenti il nostro lo sforzo fatto sarà vanificato. Altrimenti i numeri cominceranno a peggiorare. Vi prego e insisto. Non uscite di casa se non nelle condizioni autorizzate e lecite”.
In queste ore è stata emanata una nuova ordinanza da parte della regione Lombardia che stabilisce l’obbligo di utilizzare le mascherine per chi esce di casa:
“Peccato che le mascherine non si trovino, se non a caro prezzo – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in un video pubblicato su Facebook -. Dalla Protezione Civile e dalla Regione fino ad oggi non ne sono arrivate. Il Comune di Bergamo ha dunque deciso di acquistarne 200.000 (grazie anche alle donazioni) e a partire da domani le distribuirà gratuitamente ai cittadini che ne sono privi attraverso la rete dei 200 negozi di vicinato“.