Bimba di 9 mesi uccisa da un pitbull, arrivati i primi risultati dell’autopsia: cosa è emerso 

Autopsia su neonata di Acerra rivela morsi di cane, il padre indagato per omicidio colposo. Indagini in corso per chiarire la dinamica dell'aggressione e il ruolo del pitbull di famiglia

Un caso tragico ha scosso la comunità di Acerra, in provincia di Napoli, dove una neonata di nove mesi è morta a causa di un’aggressione da parte del cane di famiglia. Le indagini sono in corso e i risultati dell’autopsia hanno già rivelato dettagli inquietanti. I morsi riscontrati sul corpo della piccola sono compatibili con quelli di un cane, ma ci sono ancora molte domande senza risposta riguardo alla dinamica dell’incidente.

I risultati dell’autopsia sulla neonata

Il decesso della neonata si è verificato tra il 15 e il 16 febbraio. L’autopsia ha evidenziato la presenza di morsi sul corpo, compatibili con l’aggressione da parte di un animale. Le fonti hanno confermato che il medico legale ha registrato segni di morsi, ma i dettagli sulla loro origine richiedono ulteriori accertamenti. Sui due cani della famiglia, un pitbull di nome TYSON e un meticcio di nome LAIKA, sono stati effettuati tamponi per analizzare il DNA, ma i risultati non sono ancora disponibili. I cani sono stati temporaneamente affidati a un canile di Frattaminore mentre si attendono ulteriori analisi.

Circolano voci riguardanti presunti precedenti aggressivi del pitbull, ma non ci sono prove documentate di tali incidenti. Inoltre, le indagini si concentrano sulla mancanza di tracce del DNA della bambina sul cane, nonostante i campioni siano stati prelevati. Le autorità stanno cercando di chiarire se l’assenza di tracce possa essere dovuta al fatto che il pitbull ha bevuto. La situazione rimane complessa e piena di incognite.

La testimonianza del padre e le indagini in corso

Il padre della neonata, un barista di 25 anni, è stato indagato per omicidio colposo. Ha dichiarato di non essersi accorto di nulla durante il tragico evento, affermando di essersi addormentato accanto alla figlia dopo una lunga giornata di lavoro. Secondo il suo racconto, si è svegliato intorno alla mezzanotte e ha trovato la bambina a terra in una pozza di sangue. Nonostante i tentativi di soccorso, la neonata è arrivata in condizioni critiche alla clinica Villa dei Fiori, dove è stata dichiarata morta. La versione del padre è sotto scrutinio, soprattutto in relazione al periodo di tempo in cui non ha potuto fornire spiegazioni.

Le autorità stanno indagando su questo “buco” temporale, acquisendo filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per verificare la presenza del padre in casa durante i momenti critici. È stato anche effettuato un narcotest sul padre, che ha mostrato una positività all’hashish, ma negatività per altre sostanze. Le indagini sono affidate al commissariato di Acerra e alla Procura di Nola.

Le incertezze sulla dinamica dell’incidente

Resta da chiarire come sia avvenuta l’aggressione e quali siano state le circostanze esatte del decesso. Gli investigatori stanno esaminando la possibilità che il cane possa aver trascinato la neonata o se sia stata la caduta a causare le ferite mortali. Al momento, l’ipotesi più accreditata è che l’aggressione del cane possa essere stata la causa principale della morte, ma non si esclude che la bambina possa aver subito un incidente sul letto prima di essere morsa.

L’attenzione si concentra ora sulla raccolta di ulteriori prove e testimonianze che possano chiarire gli eventi di quella notte. La comunità di Acerra attende risposte, mentre il caso continua a suscitare preoccupazione e tristezza. La sicurezza degli animali domestici e la responsabilità dei proprietari sono temi cruciali che emergono da questa tragica vicenda.